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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Governo e Parlamento

Coronavirus e Fase 2. Rostan (Iv): “Fiducia negli italiani, ma ora si proceda con la sburocratizzazione e test sierologici”

immagine 4 maggio - “Ora il Governo deve colmare tutti i ritardi accumulati nell’erogazione delle misure di sostegno alle aziende e ai cittadini. Bisogna anche accelerare test sierologici e utilizzo delle app e di tutte le misure di contenimento della diffusione del contagio” ha dettovicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.
“Gli italiani sapranno essere responsabili, come d’altronde lo sono stati in questi due mesi, e la ripartenza del lavoro per oltre quattro milioni di nostri concittadini dimostrerà che è possibile uscire dal tunnel se ognuno di noi rispetterà tutti i protocolli di sicurezza raccomandati. Non è facile autodeterminarsi tra mille regole e codicilli sfornati freneticamente sulla scorta dell’emergenza e le prossime due settimane saranno decisive per capire come sarà la convivenza con il coronavirus in attesa del vaccino. Adesso però deve essere il Governo a segnare il passo colmando tutti i ritardi accumulati nell’erogazione delle misure di sostegno alle aziende e ai cittadini, e dando il via a un forte processo di sburocratizzazione che favorisca nuova occupazione e lo sblocco dei cantieri per ammortizzare il contraccolpo occupazionale causato dalla crisi. In quest’ottica è necessario anche sostenere le migliaia di piccole e micro imprese e le partite iva che, in assenza di provvedimenti mirati e della possibilità di riaprire immediatamente, rischiano di chiudere i battenti definitivamente. Il primo giugno, per molti di loro, è già un traguardo irraggiungibile”.

Lo ha dichiarato Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.
 
“Bisogna inoltre che si acceleri sui test sierologici, sull’utilizzo delle app e di tutte le misure di contenimento della diffusione del contagio – ha proseguito la deputata di Italia Viva – per scongiurare l’unica cosa che non dovrà accadere, vale a dire l’obbligo di chiudere tutto nuovamente. Monitorare l’andamento dei contagi, individuare gli asintomatici, seguire capillarmente tutti i focolai domestici, è attività essenziale per non fare passi indietro. Il nostro Paese non lo sopporterebbe. In alcune città, purtroppo, è possibile vedere lunghe code di persone in fila al banco dei pegni. È il termometro della situazione attuale, è il punto dal quale dobbiamo, tutti insieme, cercare di distanziarci nel più breve tempo possibile. Prima di essere travolti da una crisi sociale senza precedenti”.
 
4 maggio 2020
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