“Nessun allarme, nessun terrore, ma è evidente che l’aumento dei contagi, che tocca tutti i Paesi del mondo, ci preoccupa come è giusto che sia”. Ad affermarlo, in una nota, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, che evidenzia come, tuttavia, la situazione di oggi sia “diversa rispetto a marzo-aprile quando la crisi finì immediatamente negli ospedali. Oggi è stata costruita una cintura esterna più solida di prevenzione ma dobbiamo aiutare tutti gli operatori impegnati con comportamenti rigorosi. Oggi vengono processati decine e decine di migliaia in più di tamponi rispetto alla scorsa primavera”.
“Le reti sanitarie territoriali regionali - ha ribadito Boccia -, grazie al lavoro comune di governo e Regioni, sono state rafforzate, le terapie intensive e sub-intensive sono aumentate e sostengono gli sforzi in corso; ma oggi più che mai serve ancora più prudenza. Il virus è tra noi e corre veloce. Monitoriamo ogni giorno la situazione con la massima attenzione. Con le Regioni e gli Enti locali c’è un raccordo permanente quotidiano. Domani in conferenza unificata ci confronteremo anche sugli ultimi dati”.
15 ottobre 2020
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