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QS Edizioni - martedì 14 maggio 2024

Governo e Parlamento

Covid. Governo blocca export in Australia di 250 mila dosi vaccino AstraZeneca infialate in Italia 

immagine 4 marzo - Si tratta del primo intervento del genere da quando l’Ue ha introdotto nuove misure per regolamentare la spedizione dei vaccini fuori dai confini europei.  Il meccanismo ‘protezionistico’, come precisato dalla Farnesina, è stato reso possibile ai sensi del Regolamento di esecuzione UE 2021/111 della Commissione, approvato lo scorso 30 gennaio, con il quale si “subordina l’esportazione di taluni prodotti alla presentazione di un’autorizzazione di esportazione”.
L’Italia ha bloccato una spedizione di 250 mila dosi di vaccino anti Covid di AstraZeneca che era destinata all’Australia. Queste dosi erano state infialate nel nostro Paese, nello stabilimento di Anagni. Si tratta del primo intervento del genere da quando l’Ue ha introdotto nuove misure per regolamentare la spedizione dei vaccini fuori dai confini europei. Roma avrebbe deciso e notificato a Bruxelles il blocco già alla fine della scorsa settimana.

Il meccanismo ‘protezionistico’, come precisato dalla Farnesina, è stato reso possibile ai sensi del Regolamento di esecuzione UE 2021/111 della Commissione, approvato lo scorso 30 gennaio, con il quale si “subordina l’esportazione di taluni prodotti alla presentazione di un’autorizzazione di esportazione”.

Secondo quanto previsto dallo stesso Regolamento, l’Italia ha quindi inviato la proposta di decisione (di non autorizzazione) formulata a livello nazionale alla Commissione europea che ha l'ultima parola, dal momento che ai sensi dell'articolo 2, para, 5, lo Stato membro è tenuto a decidere in merito alla richiesta di autorizzazione “conformemente al parere della Commissione”.

La proposta italiana di diniego dell’autorizzazione ha incontrato il favore della Commissione europea, di conseguenza, il Ministero degli Affari Esteri ha provveduto ad emanare formalmente il provvedimento di diniego all’esportazione, lo stesso giorno in cui la Commissione ha informato l’Italia che concordava con il provvedimento in oggetto.

Il Regolamento, ricordiamo era stato approvato a seguito dei tagli delle forniture all’Europa annunciati da AstraZeneca. L’Ue sospettava che la produzione loro destinata fosse stata in realtà dirottata altrove.  
4 marzo 2021
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