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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Le dichiarazioni delle Regioni: Saitta (Piemonte), Rossi (Toscana), Ceriscoli (Marche), Coletto (Veneto) e Gallera (Lombardia)

12 dicembre - “Siamo dalla parte dei medici, degli operatori del servizio sanitario e delle organizzazioni sindacali che li rappresentano", aveva dichiarato nei giorni scorsi Antonio Saitta, coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, auspicando che "il Governo compisse ogni sforzo per evitarelo sciopero”.

E oggi è Enrico Rossi, della Toscana a sottolineare come il “Governo favorisce la sanità privata a scapito di quella pubblica”. "Oggi scioperano i medici contro un governo - ribadisce Rossi - che non rinnova i contratti da otto anni, non finanzia adeguatamente la sanità, non toglie i superticket e lascia che esploda la libera professione a pagamento. Però incentiva le mutue e il welfare aziendale e favorisce la sanità privata togliendo risorse a quella pubblica. Il Servizio Sanitario Nazionale è un bene comune da difendere insieme”.
 
'”La Regione non ha più soldi nei cassetti. – sottolinea il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli - Gli oltre 200 milioni di euro recuperati grazie all'accordo con il Governo li abbiamo messi tutti sul tavolo, per finanziare in turnover, nuove borse di studio finalizzate alla specializzazione, investimenti. Ai prossimi che protestano dirò 'ditemi voi dove tagliare, e dove mettere risorse', poi vediamo se la scelta è migliore di quella fatta dalla Regione”.
 
“E’ uno sciopero nazionale, mi auguro non si voglia fare confusione attribuendo alle Regioni, comunque non certo al Veneto, la responsabilità del definanziamento e del conseguente depotenziamento del sistema sanitario di questo Paese”.
Lo ha detto l’Assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto, in relazione all’astensione dal lavoro dei medici ospedalieri.
“La progressione dei tagli nazionali al Fondo Sanitario, espliciti o coperti sotto forma di maggiori costi non riconosciuti, che quest’anno sono ad esempio1,3 miliardi per i rinnovi contrattuali e 800 milioni per i farmaci ad alto costo – aggiunge Coletto – è evidente e non più sostenibile nemmeno per chi, come la Regione Veneto, è riuscito fino ad ora a mantenere i conti in equilibrio”.
“Rigidi costi standard – conclude l’Assessore veneto – sarebbero una pima risposta per incidere almeno sugli sprechi, ma a livello nazionale più che parlarne non si è fatto”.
 
"Come Regioni viviamo le stesse frustrazioni e difficoltà che vivono i medici, di non riuscire ad avere le risorse necessarie per sostenere il rinnovo dei contratti e soprattutto per l'assunzione di personale. Quindi oggi siamo solidali con i medici" in sciopero, "e chiediamo al Governo nazionale di investire maggiormente in sanità e valorizzare le Regioni virtuose come la nostra, dando la possibilità di utilizzare in modo più autonomo e flessibile le nostre risorse". Così l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, rispondendo ai giornalisti a margine dell'inaugurazione delle nuove sale chirurgiche hi-tech del Policlinico di Milano. 
12 dicembre 2017
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