13 ottobre -
Giacomo Milillo (Fimmg) interviene a nome di tutti i sindacati medici dell'area convenzionata. Dà atto che l'ultima manovra colpisce più duramente i medici della dipendenza, ma rimarca come le manovre economiche siano “l'epifenomeno di un atteggiamento del Governo e anche delle Regioni, che tratta i medici non come professionisti, rispettandone autonomia e responsabilità, ma come manodopera da governare per produrre risparmi economici e utili politici”.
Elenca poi terreni di possibile risparmio, con tagli “condivisi” e rivolti agli “sprechi reali”: consentire ai medici di non fare medicina difensiva, liberarli da carichi burocratici, verificare la spesa autoalimentata delle Università, rivolta a se stessa e non alla formazione dei professionisti, frenare la spinta al decentramento della contrattazione.
“Parlo a nome di tutti i convenzionati – ha concluso Milillo - quando affermo che di fronte alla confusione che regna nel mondo politico?amministrativo è necessario che tutte le componenti mediche si siedano intorno ad un tavolo per definire un progetto comune da suggerire, e rivendicare, a chi ormai non sa procedere che con tagli indiscriminati e la più evidente improvvisazione. I convenzionati saranno presenti a quel tavolo e sapranno mobilitarsi per sostenere le sue proposte”.