Il Position Paper sull’evoluzione della Professione del Medico Veterinario
Arriva dai veterinari del Ssn del Sivemp riuniti in occasione del 51° Congresso nazionale il documento di posizione sull’evoluzione della Professione del Medico Veterinario.
"Se riteniamo che l’efficacia attuale e futura della Medicina Veterinaria Pubblica debba essere misurata sulle capacità effettive e documentate di prevenire e gestire i rischi emergenti nella catena alimentare, per l’ambiente e la sanità animale, non possiamo trascurare i seguenti elementi.
One Health. Interazione e collaborazione con le altre professionalità del settore sanitario. Le esperienze legate all’attuale pandemia di COVID-19, così come di quelle del passato, quali la SARS e la MERS, confermano la necessità di una alleanza della Medicina Veterinaria con le altre Professioni afferenti alle scienze naturali e sociali e di quelle che operano all’interno del Sistema di Sanità Pubblica, in primis la Medicina Umana. Tale alleanza deve tradursi in una collaborazione sinergica regolata dal principio di trans-disciplinarietà dell’approccio One Health, per rendere tangibile ed operativo le relative azioni e superare le attuali criticità in tema di comunicazione, formazione e risorse finanziarie
Le nuove tecnologie e le metodologie ispettive risk-based. Acquisizione di nuove tecnologie applicate alla diagnostica, all’epidemiologia e al controllo ufficiale degli alimenti. La tecnologia dell’informazione (IT) è entrata negli ultimi anni nei programmi e relativi sistemi di sicurezza alimentare, supportate dallo sviluppo di banche dati nazionali e internazionali che richiedono la conoscenza di strumenti di interrogazione e analisi. È necessario dunque individuare le risorse materiali e formative per la creazione e implementazione di un nuovo modello ispettivo evidence-based basato sulla preliminare individuazione e successiva gestione dei fattori di rischio, almeno per alcuni patogeni ritenuti significativi per la sanità pubblica. Parte di questa evoluzione emerge anche dal nuovo quadro normativo comunitario che assegna alle autorità competenti degli Stati membri il compito di definire una più efficace governance, prevedendo una impostazione più scientifica e risk-based delle metodologie ispettive e dei piani di prevenzione e controllo dei rischi alimentari e di sanità animale, partendo dai risultati della valutazione del rischio condotta dall’EFSA ed altre istituzioni nei passaggi più vulnerabili della filiera alimentare.