5 settembre -
"Le ragioni del mercato e la forza dei processi di globalizzazioni soccombono rispetto alla primaria necessitá di tutelare la salute pubblica. A questa logica pare si sia ispirato Nils Wahl, Avvocato generale dello Stato presso la Corte di Giustizia dell'UE, nell'esprimere il suo parere in relazione al procedimento di rinvio pregiudiziale alla Corte proposto dal Tar Lombardia, finalizzato ad accertare la legittimità del divieto opposto alla vendita di medicinali di fascia C in esercizi diversi dalla farmacia. In proposito l'Avvocato UE sostiene che la normativa di settore vigente nel nostro Paese non contrasta con il principio di stabilimento sancito dall'art. 49 del Trattato.
Secondo l'Avvocato Wahl la normativa italiana appare come una "restrizione" giustificata da due finalitá legate tra loro da un nesso di consequenzialità. Il primo è quello di perseguire la tutela della salute assicurando la distribuzione di medicinali su tutto il territorio nazionale tramite le farmacie aperte al pubblico sulle quali gravano specifici obblighi. Il secondo si riferisce ai costi supplementari derivanti a carico della farmacia dal rispetto dei predetti obblighi che potrebbero risultare pregiudicati dalla riduzione sostanziale del monopolio sulla vendita di determinati medicinali.
È la prima volta che il principio di tutela della salute viene messo in cosi stretta correlazione con la garanzia di adeguata redditività e non ci resta che verificare, non appena sarà pronunciata la sentenza, se le conclusioni dell'avvocato della UE troveranno il consenso Corte".
Lo dichiara il capogruppo del Pdl in Commisione Sanità del Senato Luigi d'Ambrosio Lettieri.