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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Liberi farmacisti: “Le regole cambiano, ma tutti tacciono”

11 novembre - La sentenza della Corte di Cassazione civile che stabilisce, per le elezioni degli Ordini professionali, la validità delle schede che riportano un numero di preferenze inferiore al numero di consiglieri da eleggere, è “una mezza rivoluzione non solo per le elezioni dei Consigli dell'Ordine dei farmacisti, ma per tutte le professioni sanitarie (medici, veterinari, infermieri ecc. ecc.) che dovranno uniformarsi alla nuova interpretazione”. Ad affermarlo è il Movimento nazionale dei Liberi Farmacisti, che alla sentenza ha dedicato un approfondimento sul proprio sito web, fornendo a Quotidiano Sanità la documentazione inerente.
Il Movimento, infatti, ha voluto sottolineare “l'importanza della sentenza e il fatto che la stessa risale al mese di agosto, e non ci risulta che dagli organismi ordinistici ne sia stata data pari pubblicità come in occasione di altre pronunzie giurisprudenziali”. “Perche nessuno ne parla? Perché tutti tacciono? Perché non ne parla il Presidente della FOFI, assai più "ciarliero" in altre occasioni?”, si chiedono i Liberi Farmacisti spiegando che da anni il Movimento chiedeva la modificare di questa norma “figlia d'interpretazioni bizantine. Sempre ci hanno detto che bisognava mettere d'accordo anche le altre professioni sanitarie e con i medici non era facile discutere. Certo – osservano i Liberi Farmacisti - non è una modifica radicale delle norme elettive degli Ordini in grado di garantire una democratica rappresentanza. Non viene cancellata quell'abitudine "medioevale" di bruciare le schede dichiarate nulle (trasparenza?) e non viene istituita una forma elettorale su base proporzionale in grado di assicurare piena rappresentatività di tutte le componenti ordinistiche. Ma a piccoli passi…”.
11 novembre 2010
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