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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

L'analisi del Cerm: attuale sistema basato su corporativismo e contraddizioni. Serve riformare

12 novembre - All’indomani dell’audizione del presidente dell’Agcm, Antonio Catricalà, in Commissione Igiene e Sanità del Senato, il Cerm fa il punto sullo stato della distribuzione al dettaglio del farmaco in Italia (vedi allegato a fondo pagina).
Si ripercorre l’evoluzione normativa e regolamentare di settore, dal “Bersani-1” sino alle ipotesi, ancora in via di definizione, di multi service e di fee-for-service, passando per il Ddl “Tomassini-Gasparri” che ad oggi sembra essere il testo base per i lavori parlamentari da cui dovrebbe prendere forma il riordino del sistema di distribuzione.
Secondo il Cerm, emergono chiaramente gli snodi di natura corporativistica e le difficoltà e le contraddizioni del Legislatore nell’affrontarli. “Al di là delle ultime evoluzioni normative – scrivono Fabio Pammolli e Nicola Salerno -, sono direttamente questi snodi a impedire che multiservice e fee-for-service possano, se realizzati, esprimere appieno le loro potenzialità. Nell’attuale contesto di chiusura e protezione per gli incumbent, queste due innovazioni si prestano a distorsioni a danno della concorrenza, dei professionisti outsider, e dei cittadini”.
L’augurio degli esperti del Cerm è che l’introduzione dell’esercizio multiservice e il passaggio alla fee possano essere parti di “una riflessione più ampia e complessiva sulle diverse dimensioni rilevanti: pianta organica, bundling di proprietà e gestione, divieto di incorporation, divieto di catene, pianificazione degli orari, etc. Senza una visione di insieme, multiservice e fee-for-service – concludono Salerno e Pammolli - difficilmente sarebbero all’altezza di generare gli effetti positivi che ci si attende e anzi, al contrario, aprirebbero altri fronti di criticità, sia sul piano economico che su quello del diritto”.
 
12 novembre 2010
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