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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Fnomceo: “Magistratura e Ordini provinciali facciano la loro parte”

20 luglio - La magistratura deve “avere maggiore attenzione nel non fomentare comportamenti scorretti e non compatibili con il vivere sociale”. Ed anche gli Ordini provinciali dei medici devono “monitorare con attenzione le situazioni e laddove si pongano comportamenti scorretti, avviare provvedimenti disciplinari”.
 
Sono questi i due messaggi forti e chiari lanciati dalla Fnomceo nel giorno della presentazione del documento condiviso e approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale della Federazione con il quale si appoggia a spada tratta la pratica vaccinale (da sconsigliare solo in casi specifici di deficit immunitario). Due inviti che fanno da corollario al “monito” rivolto ai medici a fare attenzione perché il consiglio di non vaccinarsi rivolto ai cittadini costituisce infrazione deontologica.
 
Una chiamata alle “armi” necessaria, per la Fnomceo. Da un lato perché nonostante la Federazione sia un organo istituzionale ha, di fatto, solo compiti di coordinamento e indirizzo: gli interventi immediati devono infatti essere esercitati dagli Ordini provinciali dotati di autonomia, e le procedure disciplinari per arrivare alla sospensione o alla radiazione del medico “colpevole” sono lente e complesse. Dall’altro perché la magistratura (magari anche avvalendosi dell’operato di consulenti tecnici di dubbio expertise) non è stata estranea a sentenze che hanno lasciato interdetto il mondo scientifico. Un caso eclatante fu la sentenza del Tribunale di Rimini nel 2015 – ribaltata poi dalla Corte d’Appello di Bologna - che associò la vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia alla Sindrome di Kanner, ossia all’autismo.
 
Insomma, uno scenario che richiede un’operazione congiunta per combattere la disinformazione sul tema.
“Siamo arrivati a questo punto anche perché la situazione ha raggiunto picchi di grande criticità che mettono in discussione la salute pubblica – ha detto il Segretario della Fnomceo, Luigi Conte – la nostra parte la facciamo anche se è poco nota, ad esempio è appena finita la fase istruttoria verso un medico di Firenze sostenitore del rapporto tra vaccinazioni e autismo, e a settembre verrà celebrato il procedimento disciplinare. Ma la Federazione non può fare processi mediatici di piazza, soprattutto ci sono passaggi che vanno rispettati. Per questo crediamo che ognuno debba fare la propria parte, gli Ordini in primis vigilando su condotte improprie, ma anche la magistratura che dovrebbe avere maggiore attenzione nel non fomentare comportamenti scorretti e non compatibili con il vivere sociale”.
 
Ma anche i media hanno le loro responsabilità. “Nel fare audience non badano molte alle cose che vengono dette – ha aggiunto Conte – ad esempio nella trasmissione Virus dove sono state riportate informazioni inattendibili ascoltate da quei settori della società più fragili che vivono in ambienti sociali meno protetti e suscettibili alle malattie che da informazioni sbagliate ricevono solo danno maggiore. Per questo invito sempre a verificare l’attendibilità delle informazioni scientifiche”. (E.M.)
20 luglio 2016
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