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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Osteopati. Calandra (Tsrm-Pstrp): “Indispensabile provvedere alla definizione dell’ordinamento didattico entro fine anno”

di Lorenzo Proia
immagine 22 febbraio - Lo ha ribadito la presidente della Federazione commentando la proroga al 31 dicembre 2022 dei termini per la definizione degli ordinamenti didattici di osteopati e chiropratici stabilita dal milleproroghe. “Se per i Chiropratici la strada da fare è tale da rendere difficile il rispetto della scadenza di fine anno, per gli Osteopati, di cui è già stato determinato il profilo professionale, la definizione dell’ordinamento didattico è ora fattibile e indispensabile”
“Registriamo con favore l’approvazione dell’emendamento al secondo comma dell’articolo 7 della legge 11 gennaio 2018, n. 3 con cui, su proposta dagli Onorevoli Lorenzin e Gariglio, il decreto ‘Milleproroghe’ pone al 31 dicembre di quest’anno il termine entro il quale il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il ministro della Salute, dovrà adottare l'ordinamento didattico della formazione universitaria in Osteopatia e Chiropratica”. Lo dichiara a Quotidiano Sanità Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP.

“Se per i Chiropratici –  ha spiegato meglio Calandra - la strada da fare è tale da rendere difficile il rispetto della scadenza di fine anno, per gli Osteopati, di cui è già stato determinato il profilo professionale, la definizione dell’ordinamento didattico è ora indispensabile al fine di procedere quanto prima nella responsabile opera di regolamentazione e istituzionalizzazione di quanto oggi è già presente e attivo all’interno del nostro Paese, normalizzando, attraverso il riconoscimento dell’equipollenza, solo quei professionisti che hanno seguito, in Italia o all’estero, idonei percorsi formativi pregressi e in forza dei quali potranno iscriversi agli albi che saranno istituiti in seno agli Ordini.

La presidente Fno TSRM e PSTRP prosegue: “In questi anni abbiamo ben compreso l’importanza di tale regolamentazione per, da una parte, il sistema sanitario e le persone assistite e, dall’altra, la convivenza. Alle predette condizioni, le nostre Istituzioni si faranno trovare pronte ad accogliere i nuovi arrivati nella grande casa delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, certe che anche loro porteranno un contributo specifico che consentirà alla dimensione multi e inter-professionale di continuare a crescere e migliorare”.

Lorenzo Proia
22 febbraio 2022
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