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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Farmaci. Sinafo: “Distribuzione diretta ha sempre garantito risparmi e sicurezza”

immagine 18 settembre - Commentando i risultati dell’indagine Cref sui vantaggi della distribuzione per conto, il Sindacato dei farmacisti dirigenti del Ssn chiede studi più approfonditi sulle due alternative di dispensazione dei farmaci ospedalieri. Ma si dice comunque d’accordo a cercare soluzioni più appropriate.
Il risultato dell’indagine Cref sui costi legati alla Dispensazione per conto (DPC) realizzata in una Asl del nord-est “dovrebbe trovare le necessarie conferme in una indagine di maggior estensione (possibilmente nazionale) che coinvolga le diverse realtà italiane. In ogni caso dovrebbero (devono) essere presi in considerazione i costi ‘medi’ regionali sostenuti in entrambe le tipologie di Distribuzione, diretta e per conto. Solo così si potrebbero meglio apprezzare le validità economiche delle due alternative, lasciando poi ad un confronto sereno ed obbiettivo il compito di definire ruolo e funzioni all’interno della catena distributiva nelle diverse Regioni. Questo iter deve essere prodromico ad una auspicabile omogeneizzazione organizzativa a livello delle varie regioni del territorio nazionale”.

Così il Sinafo commenta i dati dell’indagine presentata la scorsa settimana da Federfarma che dimostrerebbe come i costi della Distribuzione per conto sarebbero di gran lunga più bassi rispetto a quelli sostenuti nell’ambito della Distribuzione diretta effettuata all’interno delle strutture Asl.

“Naturalmente – prosegue Sinafo nella nota - deve, in ogni caso, essere salvaguardato il diritto del cittadino alla fruizione di un facile accesso alle terapie che devono, ovviamente, avere sempre i crismi dell’appropriatezza. Certo, consapevoli dell’attuale scarsità di risorse, dobbiamo contribuire (tutti) a qualificare ed ottimizzare sempre di più la spesa farmaceutica contenendo, per quanto possibile, i costi che gravano sulla gestione. Quindi, la Categoria dei Dirigenti farmacisti ospedalieri e territoriali del Ssn, ribadisce la propria totale disponibilità a rendere pubblici i costi (quelli veri) e di essere pronta al confronto con le altre realtà organizzative".
 
Ma il Sindacato dei farmacisti dirigenti del Ssn ci tiene anche a "sottolineare che in quest’ultimo decennio, anche a seguito dell’applicazione della legge 405 del 2001, abbiamo assicurato sempre una qualificata opera di dispensazione sempre effettuata da personale laureato e specializzato, spesso a isorisorse umane e con l’impegno costante di tanti colleghi dedicati a questa linea di attività e tecnologiche, che ha consentito grandi forme di risparmio nell’esclusivo interesse pubblico”.

Secondo Sinafo “questa circostanza dovrebbe far riflettere coloro che escludono sistematicamente dai tavoli tecnici, convocati per discutere le problematiche organizzative e gestionali della dispensazione del medicinale e del dispositivo medico, proprio la categoria dei dirigenti farmacisti che, ripetiamo, operano nell’esclusivo interesse della pubblica amministrazione. Basti, a mo’ dei tanti esempi che si potrebbero citare, quello della regione Sicilia. In questa regione sono stati realizzati, attraverso la dispensazione diretta da parte delle Asl risparmi per diversi milioni di euro.  Né va sottaciuta la denuncia della Corte dei Conti che ha censurato la Regione Lazio nel 2009 per la mancata estensione della distribuzione dei medicinali diretta nelle Asl. Citiamo, tra tutte le esperienze, quella siciliana che è stata resa nota nel corso del 2011 calcolando un risparmio di diversi milioni di euro”.

Sinfao ribadisce quindi, “al di là delle facili e prevedibili polemiche, che la nostra organizzazione è pronta, ove invitata, a partecipare ai diversi tavoli tecnici che cerchino reali soluzioni organizzative al fine di dare le soluzioni più appropriate alle esigenze assistenziali nell’ottica delle giuste esigenze correlate al rigoroso controllo della spesa”.
 
18 settembre 2012
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