toggle menu
QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Farmacia. Mnlf: “Raccolte 20 mila firme per cambiare contratto dei dipendenti”

immagine 11 ottobre - L’iniziativa mira a trasferire il contratto dall'area del commercio alla sanitaria. E' dedicata ai dipendente "ma - afferma il Movimento nazionale liberi farmacisti - dovrebbe trovare anche il favore dei titolari, che da tempo rivendicano un maggiore ruolo sanitario delle farmacie”.
“Stiamo per raggiungere le 20.000 firme”. Così il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (Mnlf) anticipa i risultati dell'iniziativa lanciata un anno fa dal titolo "Farmacista cambia contratto".
Una raccolta di firme dedicata al personale dipendente delle farmacie private per modificare alla radice la natura del contratto di lavoro, oggi appartenente all'area del commercio, per spostarla a quella sanitaria.
 
“Non è stato facile - spiegano i dirigenti del Mnlf - molti avevano paura di comparire, difatti solo il  10/15 percento delle firme provengono dalla petizione on-line dove i nominativi sono pubblici, la stragrande maggioranza ha firmato su apposito modulo cartaceo”.  

Rimangono ancora dieci giorni per firmare perché la raccolta verrà chiusa il prossimo 21 ottobre in concomitanza  con il prossimo Congresso Nazionale dei Farmacisti non titolari che si terrà a Rimini. I  risultati materiali della raccolta di firme con tutti i moduli compilati e le relative firme saranno disponibili in quella occasione.  
 
“Questa iniziativa - ribadisce il Mnlf - dovrebbe trovare anche il favore dei titolari di farmacia che da tempo rivendicano un maggiore ruolo sanitario delle farmacie. Coerenza vuole che tale ruolo parta proprio dal riconoscimento di un diverso contratto per i propri dipendenti, altrimenti sarebbe veramente difficile spiegare come possa coesistere una vocazione alla tutela della salute con un contratto legato al commercio. Se l'attività prevalente di un farmacista è quella di suggerire i miglior percorsi di tutela della salute – conclude il Movimento - , questa attività deve essere inquadrata in un diverso contratto che ne riconosca l'elevato contributo qualitativo e di conseguenza adegui anche il corrispettivo economico percepito, corrispettivo oggi tra i più bassi in Europa”.
 
11 ottobre 2012
© QS Edizioni - Riproduzione riservata