toggle menu
QS Edizioni - domenica 19 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Decreto Semplificazioni. Fismelab contro la diagnostica tramite POCT alle Farmacie

immagine 12 marzo - I professionisti della medicina di laboratorio rivendicano il proprio ruolo: “La formazione accademica, curricolare e professionale di coloro che svolgono attività di medicina di laboratorio non può essere equiparata a quella di altra formazione accademica”. E auspicano un tavolo di confronto che “porti a definire in maniera corretta i ruoli e le competenze tra professionisti della medicina di laboratorio e i farmacisti”.
Le società scientifiche di medicina di laboratorio federate nella Fismelab (Federazione Italiana Società di Medicina di Laboratorio) esprimono “sconcerto e irritazione per quanto contenuto nella Bozza del Decreto Semplificazione in discussione in Parlamento che consente la diagnostica tramite POCT alle Farmacie”.

“Con la scusa della Farmacia dei Servizi – dichiara la Federazione in una nota a firma del presidente Pierangelo Clerici - , il cittadino potrà trovare in un rispettabilissimo professionista, ma non con una formazione adeguata, colui che potrà effettuare esami di laboratorio”. Fismelab ribadisce con forza che “la governance di questo processo, ovvero la scelta dello strumento, la formazione del personale, il controllo da remoto, i controlli di qualità, la validazione e la refertazione, deve essere in capo a un Direttore di laboratorio clinico e questo deve valere anche per quanto avverrà nelle case e negli ospedali di comunità che per ora, per i nove decimi d’Italia, sono delle pure scatole vuote”.

Clerici sottolinea che “la concessione alle farmacie di eseguire in pandemia i tamponi per la ricerca del virus SARS-Cov2 era dovuta allo ‘stato d’emergenza’ e l’emergenza una volta cessata non può diventare routine”. Infatti “la formazione accademica, curricolare e professionale di coloro che svolgono attività di medicina di laboratorio non può essere equiparata a quella di altra formazione accademica”. Dunque, “per il bene del cittadino, che si attende dall’esame di laboratorio un risultato alle cui spalle c’è un processo diagnostico determinato da professionisti del settore, non possiamo permettere che questo tipo di attività venga svolto da figure ‘surrogate’ della nostra professione”.

Le società scientifiche rappresentate in Fismelab auspicano l’apertura di un tavolo di confronto che “porti a definire in maniera corretta i ruoli e le competenze tra professionisti della medicina di laboratorio e i farmacisti”.
12 marzo 2024
© QS Edizioni - Riproduzione riservata