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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Verso le elezioni. Conaps: “Ampie convergenze tra professioni sanitarie e forze politiche”

immagine 20 febbraio - È questo l’esito dell’incontro promosso a Roma dal Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie per presentare alle forze politiche il proprio Manifesto. Le due priorità: l’istituzione degli ordini e l’applicazione della legge 251/2000 che ha introdotto la figura della dirigenza delle professioni sanitarie.
“Un comune sentire come da anni non si vedeva”. È questo, secondo quanto riportato da una nota del Conaps, il Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie, il risultato più importante raggiunto con l’incontro promosso il 14 febbraio scorso per la presentazione manifesto “Prepariamo il futuro – Le Professioni sanitarie al servizio dei Cittadini”, aperto da un messaggio del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, alla presenza di una importante rappresentanza delle forze politiche in campo per questa sfida elettorale.

Questione ordinistica ormai non più rinviabile e applicazione della legge 251/2000 che ha introdotto la figura della dirigenza delle professioni sanitarie sono i due punti chiave della prossima legislatura. “Punti che non possono esistere – ha spiegato Fernando Capuano, presidente della Confederazione Nazionale dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico, che ha organizzato l’incontro – senza una nuova ‘vision’ delle organizzazioni rappresentative delle professioni sanitarie, della società civile e della politica, per un nuovo patto sulla salute che rimane un bene supremo che non ha confini o limitazioni di appartenenza politica”.

All’incontro, organizzato con il sostegno delle onorevoli Beatrice Lorenzin e Paola Binetti, e di Saverio Proia del Ministero della Salute, sono intervenuti i responsabili (o delegati) salute di PD (Margherita Miotto), PDL (Stefano De Lillo), Fratelli d'Italia (Maria Alessandra Gallone), SEL (Elisabetta Leone), UDC (Claudio Gustavino).

“Questi interventi – ha aggiunto Fernando Capuano – hanno avuto un denominatore comune fondamentale: la centralità e la garanzia del Sistema Sanitario Nazionale, equo, solidale, sostenibile e accessibile per tutti i cittadini. La spending review a livello delle Regioni, quindi si potrà attuare con la giusta valorizzazione delle figure professionali, soprattutto nella fase del governo clinico e nella corresponsabilizzazione”.

“Il nostro manifesto Prepariamo il futuro – Le Professioni sanitarie al servizio dei Cittadini – ha aggiunto il presidente Conaps, Antonio Bortone – propone un sistema sostenibile e fruibile, che sarà sottoposto alla condivisione di tutti i leader delle formazioni politiche anche e soprattutto quelle del prossimo governo. Le tematiche emergenziali per le Professioni Sanitarie – ha continuato Bortone – ormai non sono più rinviabili, soprattutto quella della mancata introduzione nel nostro sistema degli Albi e Ordini, che produce ogni giorno un danno reale sulla certezza e sicurezza delle prestazioni, e favorisce il proliferare dell’abusivismo. Il nostro auspicio – ha concluso Bortone – è quello di una presa di coscienza della classe politica per riavvicinare e recuperare la credibilità della politica per il cittadino e gli operatori sanitari”.

“In questa legislatura – ha affermato Francesco Saverio Proia, dirigente del Ministero della Salute – sono stati compiuti passi concreti in questa direzione. Da un lato il tavolo tecnico per l’implementazione delle competenze delle professioni sanitarie, dall’altro l’introduzione delle specializzazioni, tanto attese e richieste dai nuovi modelli organizzativi che basano l’organizzazione del lavoro in sanità tra pari. Le prime due intese raggiunte per le professioni infermieristiche e quella di tecnico sanitario di radiologia medica, dopo una comprensibile resistenza iniziale, dovuta a motivi di timore di invasione di campo, potranno estendersi a tutte le altre, per rispondere alla domanda di innovazione e riorganizzazione. Per il futuro – ha aggiunto il dr. Proia – vi è la necessità dell’applicazione della Legge 251/2000 che ha introdotto la figura della dirigenza delle professioni sanitarie, per migliorare e ottimizzare l’allocazione delle risorse umane, strumentali ed economiche in strutture aziendali sempre più caratterizzate dal concetto di area vasta o centralizzazione dei servizi. Infine – ha concluso il dr. Proia – è evidente a tutti che la questione ordinistica (l’eterna incompiuta), ormai non è più rinviabile, e dovrà riprendere al più presto, con l’insediamento delle nuove camere l’iter incompiuto dell’A.S. 2935”.

“L’apporto delle professioni sanitarie – ha spiegato Luigi Conte, che ha portato i saluti del Presidente Nazionale Fnomceo, Amedeo Bianco – ha una valenza strategica nella realizzazione dei dettami costituzionali di cui all’art.32, sulla tutela e preservazione dello stato di salute. Ormai sono lontane e anacronistiche le diatribe tra i professionisti medici e le altre professioni che devono invece integrarsi per fornire al cittadino prestazioni socio-sanitarie e riabilitative di qualità e sostenibili in un periodo di profonda crisi economica”.

Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha delegato il Direttore Generale delle professioni sanitarie, Giovanni Leonardi, ad assicurare l’impegno e l’attenzione del Ministero. Il Convegno, pur svolgendosi in piena campagna elettorale, si è caratterizzato da interventi concreti e competenti dei numerosi relatori che hanno di fatto “suggellato” un nuovo patto tra le Associazioni regolamentate e non ancora ordinate e i responsabili salute delle formazioni politiche partecipanti.
 
20 febbraio 2013
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