“L’Inps rimodulerà il provvedimento con cui ha sospeso le visite fiscali d’ufficio, ma non sarà certamente ripristinato il vecchio regime”. E’ quanto ha affermato Alfredo Petrone, coordinatore nazionale per il settore Inps della Federazione italiana dei medici (Fimmg), al termine dell’incontro con i vertici dell’istituto di previdenza. “Tuttavia – ha precisato – a causa della spending review di 500 milioni che ha imposto il ministero dell’Economia, sarà certamente ridotto il numero delle visite e quindi delle prestazioni lavorative. In un prossimo incontro con i sindacati, l’Inps definirà in maniera più chiara i termini della questione”.

Stamane oltre 200 medici, quasi tutti in camice bianco, hanno protestato in rappresentanza degli oltre 1.300 colleghi coinvolti dal provvedimento. Il sit in è stato organizzato davanti la direzione generale dell’Inps, in via Ciro il Grande a Roma. Nel corso della manifestazione, una delegazione sindacale è stata ricevuta dai vertici dell’istituto che hanno comunicato la decisione di rimodulare il provvedimento, senza però revocarlo.
Al sit in hanno partecipato medici provenienti da ogni regione d’Italia, dal Veneto sino alla Sicilia. Presenti persino i giovani figli dei lavoratori coinvolti. A causa del provvedimento, dal primo maggio vengono effettuate soltanto le visite richieste dalle aziende e quindi il lavoro si è sensibilmente ridotto. La conseguenza è un notevole abbassamento della retribuzione mensile, che in molti casi è precipitata a 300 euro lordi al mese. Restano quindi tutti in attesa del prossimo incontro tra Inps e sindacati per conoscere il proprio futuro.

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