Botta e risposta tra lo Smi e la Fimmg sul Centro per la Formazione e la Ricerca in Medicina Generale in Toscana. L’attacco parte dallo Smi, secondo cui le vere ragioni che stanno dietro “all'appoggio acritico al fu decreto Balduzzi e all’imbroglio dell’h24, emergono in tutta la sua evidenza in un altro episodio che riguarda la sanità del modello-Toscana, il riferimento è al nuovo Centro per la Formazione e la Ricerca in Medicina Generale”.
Per
Salvo Calì, segretario generale dello Smi, “assistiamo a un ennesimo patto scellerato: la regione da un lato e la Fimmg dall’altro, ancora una volta, danno un cattivo esempio di spartizione di poltrone, come se fosse, “cosa loro” e non sanità pubblica”.
“Infatti – aggiunge - nell’istituendo Centro per la Formazione e Ricerca in Medicina Generale si elude qualunque principio di rappresentatività e di proporzionalità, nonché di qualità e merito nella definizione del suo organi di gestione. Semplicemente si premia il sindacato più "consociativo" che avrà il monopolio del Centro e che di conseguenza potrà a sua piacimento definire i futuri incarichi per i responsabili delle aggregazioni territoriali e case della salute”.
“Un buon affare per alcuni – conclude Calì - un altro terribile regalo all’antipolitica da parte delle istituzioni pubbliche e di demolizione del sindacalismo da parte della Fimmg”.
Pronta la replica della Fimmg affidata al vicesegretario nazionale
Mauro Ucci che ribatte: “L’attacco è chiaramente riferito alla legge Balduzzi, che come ripetiamo da tempo non è una legge perfetta, ma è sicuramente un passo avanti decisivo nella costruzione di un nuovo sistema di cure primarie. L’attacco viene da chi avversa l’assistenza h24 e h16. Servizi che oggi sono invece indispensabili anche e soprattutto per andare in contro alle nuove esigenze di salute dei cittadini. L'unico 'affare' che c'interessa”.
“Per quanto riguarda il Centro di Formazione – specifica Ucci – desidero precisare come il centro già esiste da più di dieci anni. Il fatto è che l’accordo regionale prevede che il Centro sia istituito presso il Formas (Laboratorio regionale per la formazione sanitaria) della Regione Toscana. Quindi, il centro già esisteva e i colleghi che sono stati designati già svolgevano attività di formazione”.