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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Aogoi su ginecologa uccisa a Bergamo: "Dovere medico sempre più vincolato a pesanti tributi" 

immagine 10 settembre - La tragica morte di Eleonora Cantamessa è la "testimonianza del sacrificio che la nostra professione talvolta richiede". Così l'Associazione dei ginecologi e ostetrici ospedalieri che, in un messaggio di cordoglio, sottolinea "l'inadeguatezza del nostro Paese nella gestione delle politiche migratorie".
“La morte di Eleonora Cantamessa, la nostra collega bergamasca crudelmente uccisa da un gruppo di immigrati mentre prestava soccorso ad un loro connazionale coinvolto in una rissa, è la testimonianza del pesante tributo e del sacrificio che la nostra professione talvolta richiede per adempiere al proprio dovere di medico ed al giuramento di Ippocrate”. Questo il messaggio di cordoglio dell’Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani), a due giorni dalla tragica scomparsa della dottoressa bergamasca a Chiuduno.
 
“Eleonora non ha avuto esitazioni nel fermare l’auto sulla quale viaggiava per prestare immediato soccorso ad una persona distesa sulla strada e bisognosa di aiuto vuoi rispondendo a quell’obbligo morale di ogni medico di tutelare la salute ed alleviare la sofferenza vuoi alla spontanea generosità che la caratterizzava - ha aggiunto l'Aogoi - Questo crimine è ancora più assurdo e ripugnante se si pensa che Eleonora assisteva gratuitamente nel proprio studio le donne immigrate ed aveva chiesto di lavorare per Medici Senza Frontiere”.
 
L’incidente riapre vecchie ferite e polemiche. “Il vero e proprio martirio a cui è andata incontro la nostra collega – ha sottolineato l’associazione - è una ulteriore riprova della inadeguatezza del nostro Paese nella gestione delle politiche immigratorie la cui complessità rimane totalmente a carico di tutti coloro che operano nei servizi pubblici ed in particolare nel mondo della sanità”. “L’Aogoi - conclude la nota - è vicina ai familiari di Eleonora in questo drammatico momento, partecipa al dolore di tutti coloro che l’hanno conosciuta e ne hanno apprezzato le doti umane e professionali ed adotterà tutte le iniziative necessarie e dovute per tenerne viva la memoria”. 
10 settembre 2013
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