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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Mandelli al congresso Sifo: “Per il farmacista ambiti diversi ma un unico impegno al servizio del cittadino”

immagine 21 ottobre - Il rinnovamento della professione al centro dell’intervento del presidente della Fofi al congresso dei farmacisti ospedalieri conclusosi ieri a Torino.“Le vostre proposte, come quelle elaborate dalla Federazione sono sul tavolo del cambiamento”.
“Uno degli appuntamenti fondamentali della nostra professione, che deve fare della sua molteplicità di competenze e ruoli un elemento di arricchimento e sviluppo”, così il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Andrea Mandelli al Congresso della SIFO, che si è concluso ieri a Torino.
 
 “Progettare insieme il futuro tra continuità e cambiamento: sanità, professioni, cittadini”-  un invito - ha detto Mandelli citando il titolo del congresso - che nessuno può ignorare”.
“Oggi - ha proseguito - ci troviamo ad affrontare la necessità di un cambiamento in condizioni particolarmente gravose mentre, forse, avremmo potuto procedere a un reale ammodernamento della sanità in una fase più favorevole. Avremmo potuto perché le proposte forti per un cambiamento erano già sul tavolo, almeno per quanto riguarda la nostra professione”.
 
“Le vostre proposte, come quelle elaborate dalla Federazione. Ma per quanto più difficile - ha continuato il presidente Fofi - il compito che si presenta a chi ha a cuore la sanità italiana non è impossibile se sapremo fare leva su due aspetti importanti, entrambi richiamati nel tema del vostro congresso. Il primo è la professionalità, che significa assunzione di responsabilità verso chi si affida a noi ma anche capacità di evolvere tenendo fermo però quel punto fondamentale che è la continuità, la salvaguardia dei valori centrali del nostro agire. Il secondo è il rapporto con i cittadini che è costante e sempre più lo sarà se sapremo costruirci un ruolo più attivo nel processo di cura, nell’ospedale come sul territorio”.
 
Mandelli ha poi rapidamente ricapitolato quella che è stata in questi anni la linea della Federazione: il farmaco è ormai un elemento pervasivo, presente in qualsiasi atto medico e proprio come il farmaco è presente in tutte le fasi della vita del paziente, in tutti gli ambiti della vita sociale, così si deve creare una continuità nell’azione di tutti gli specialisti del farmaco , cioè noi, ovunque si trovino a esercitare. “Una continuità che va a vantaggio della sicurezza del cittadino, dell’appropriatezza delle cure, della razionalizzazione della spesa” ha detto.
 
Mandelli ha poi sottolineato come l’ampiezza e la profondità della crisi economica rendano ormai superate le contrapposizioni per così dire storiche, tanto politiche quanto professionali, e renda indispensabile considerare gli elementi unificanti, in primo luogo, per i professionisti della salute, la salvaguardia del SSN.
 
“Malgrado la gravità del  momento - ha ricordato il presidente della Fofi - abbiamo ottenuto anche qualche successo concreto, dalla Legge sulla farmacia dei servizi alla sperimentazione della figura del farmacista di dipartimento e, il fatto più recente, la presenza all’interno del fascicolo sanitario elettronico del Dossier farmaceutico, uno strumento che a mio avviso servirà non soltanto a curare meglio il paziente, ma a rafforzare la condivisione tra professionisti impegnati al servizio del cittadino”.
 
Mandelli si è anche riferito a un’altra sua iniziativa legislativa, vale dire la proposta di stabilire tempi certi per l’inserimento dei farmaci innovativi in tutti i prontuari regionali “mettendo fine a insostenibili disparità di trattamento tra i cittadini”.
 
“Abbiamo di fronte un compito impegnativo, ma se sapremo creare un fronte comune di tutti i professionisti della salute l’obiettivo è alla nostra portata. Ci credo come parlamentare, come presidente della Federazione, ma soprattutto come farmacista”, ha infine concluso.
21 ottobre 2013
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