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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Giovani medici protestano a Montecitorio. Iniziative in tutta Italia

immagine 12 dicembre - Chiedono “una netta discontinuità nelle politiche sanitarie e professionali che stanno facendo scontare sulla pelle dei giovani i risultati di sprechi ed inefficienze". In piazza insieme agli specializzandi e ai corsisti in medicina generale anche gli altri giovani professionisti della sanità e gli studenti in Medicina.
Torna il Giovani Medici Day, l’iniziativa lanciata dal Segretariato dei Giovani Medici (Sigm) per rivendicare i diritti delle future generazioni dei professionisti della sanità di fronte al Governo e al Parlamento.

A poco più di un mese dal sit in contro la Legge di Stabilità promosso dal Sigm davanti a Montecitorio, oggi infatti i giovani medici tornano in piazza per una manifestazione nazionale non sindacale che sarà affiancata da tutta una serie di iniziative satellite in tutta Italia da Verona a Palermo.

“Per cambiare il Paese, senza cambiare Paese” è lo slogan della protesta che vede la mobilitazione non solo della Sigm e di tutta la componente giovane della professione medica (specializzandi, corsisti di medicina generale), ma anche dei giovani professionisti del settore sanitario (biologi, fisici, e profili non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria), nonché studenti di medicina e neolaureati aspiranti specializzandi. L’appello unitario è per “una netta discontinuità nelle politiche sanitarie e professionali che stanno facendo scontare i risultati di sprechi ed inefficienze sulla pelle dei più giovani, minando il diritto alla formazione ed al lavoro”.

Al centro della polemica ancora la Legge di Stabilità, in discussione alla Camera, perché è proprio in questa occasione che i giovani professionisti della Sanità chiedono l’impegno di stanziare fondi a favore della loro formazione e delle loro condizioni di lavoro.

“È inaccettabile la previsione che l’attuale finanziamento dedicato ai contratti ministeriali per il concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione di area sanitaria 2013/2014 sia sufficiente a finanziare soltanto 2.000 unità contrattuali a fronte del quadruplo di potenziali concorrenti. Inaccettabile, al pari, la scarsa considerazione rivolta al settore strategico della formazione specifica in medicina generale, nonché della disparità di trattamento nei confronti dei corsisti di medicina generale e degli specializzandi non medici”, spiega una nota del Sigm. Secondo cui questi, ed altri provvedimenti, “rappresentano incentivi all’emigrazione di tanti giovani dell’area sanitaria” e fanno “gridare allo scandalo per uno spreco di risorse umane, formate a spese dello Stato, investite in una formazione a perdere di professionisti costretti a cercare una realizzazione oltre confine, anche in ragione delle scarse prospettive occupazionali e di un futuro all’insegna del precariato”.

Contro questa situazione, i Giovani Medici chiedono anzitutto il sostegno ai numerosi emendamenti presentati al ddl Stabilità. “Se per gli anni a venire ci si potrebbe giovare dei Fondi strutturali Europei (Fondo Sociale Europeo, Programmi Operativi Nazionali) nell’ambito della programmazione comunitaria in atto in fase negoziale – spiega ancora il Sigm -, rimane invece l’emergenza per i prossimi due anni accademici: dovrebbero essere reperiti almeno 100 milioni di euro annui per garantire la dotazione di contratti di formazione degli anni precedenti e per garantire la contrattualizzazione dei corsisti di medicina generale e degli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria”.

Ma non basta. I Giovani Medici a fronte degli investimenti, chiedono:
a) l’adozione di una adeguata programmazione del fabbisogno di professionalità mediche e di tutta l’area sanitaria
b) interventi strutturali nel sistema salute;
c) il disinvestimento dagli ambiti che producono sprechi per investire nei settori più produttivi ed utili a soddisfare i nuovi scenari di salute;
d) il ricorso a criteri oggettivi, trasparenti e non discrezionali per l’accesso ai ruoli del SSN ed al convenzionamento nella medicina territorio;
e) la distribuzione delle premialità in base al merito e non più in base al semplice criterio di anzianità;
f) il superamento delle politiche professionali gerontocratiche che mortificano la componente giovane della professione in tutti gli organismi di rappresentanza della professione.

La Campagna Giovani Medici Day proseguirà anche dopo la giornata del 12 dicembre 2013, “per stimolare i lavori Parlamentari sul Ddl di Stabilità, ma al pari per tratteggiare la sanità che vogliamo in previsione della definizione del Patto per la Salute”.

“La sanità a cui dovremmo tendere – conclude il Sigm - deve combattere sprechi ed inappropriatezze, riconoscere il merito, valorizzare la qualità e, soprattutto, investire nei giovani e nella cultura del capitale umano. In Italia, invece, essa è gravata da un apparato di sistema che è causa di enormi sprechi di  denaro pubblico, e da inappropriatezze organizzative che, se risolti anche in parte, permetterebbero di liberare ingenti somme utili per l'investimento su conoscenza e formazione”.
12 dicembre 2013
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