Un medico di medicina generale “con interessi disciplinari speciali”, in grado di coordinare al meglio le attività svolte sul territorio con quelle dell’ospedale. Una vera e propria interfaccia, una cerniera evoluta con la medicina specialistica, già presente in altri Paesi Europei ma non ancora in Italia.
È questa la figura del nuovo medico di famiglia che la Scuola di Alta Formazione della Società Italiana di Medicina Generale, appena nata a Firenze, punta a creare per coordinare al meglio le delle cure primarie. La prima scuola in Italia di questo tipo.
“Il medico di famiglia ‘con interessi disciplinari speciali’ – ha dichiarato Claudio Cricelli, presidente Simg – rappresenta un passo in avanti verso la media intensità di cura, colmando la distanza con l’ospedale, che fornisce invece assistenza ad alta intensità. La Scuola vuole formare anche i futuri dirigenti delle Aggregazioni funzionali territoriali e delle Unità complesse di cure primarie, cardine della nuova assistenza sul territorio. L’avvio della Scuola è legato ad un’ampia discussione sullo stato dell’arte delle cure primarie nel nostro Paese. La nostra professione – continua Cricelli – affronta oggi cambiamenti decisivi in rapporto alle competenze mediche, organizzative e manageriali”.
20 marzo 2014
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