“Il legislatore sino ad oggi si è spogliato della propria prerogativa di dettare ‘le regole in materia’”, ma ora è “urgente definire normativamente la natura della responsabilità medica coniugando adeguatamente le esigenze del cittadino paziente con quelle di tenuta del sistema”. Ad affermarlo è stato il presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi (Cic), Nicola Surico, nel corso di un incontro, lo scorso 25 marzo, presso il Palazzo Cenci del Senato, per discutere del tema della responsabilità professionale con i presidenti delle Commissioni Sanità del Senato Sen. De Biasi, e della Camera On. Vargiu, e diversi firmatari dei Disegni di Legge tra i quali l’On. Fucci, l’On. Monchiero, l’On. Miotto e i Sen. Bianco e Aiello.
L’incontro, come spiega Surico nella sua relazione finale, è stata l’occasione per il Cic anche di illustrare la propria proposta normativa che “riconduce nell’alveo della responsabilità extra contrattuale la responsabilità del medico strutturato senza che ciò comporti la diminuzione della tutela degli utenti né violazione dei diritti costituzionalmente garantiti”, ha spiegato Surico. Il presidente del Cic ha quindi sottolineato “la necessità di arrivare a un testo unico” e “alla definizione dell’atto medico”. Per Surico, inoltre, va stabilito che “la responsabilità sia a carico delle Strutture e non del singolo”. Sottolineata inoltre la necessità di “una verifica del testo di Legge con le Commissioni Giustizia per gli aspetti attinenti il codice civile e quello penale”.

Surico ha definito l’incontro “molto proficuo per le nostre aspettative e di grande soddisfazione per i problemi che il Cic sta sostenendo con convinzione e portando avanti ed un grande cambiamento che proviene dalla politica del ‘fare’”. Surico ha quindi annunciato che “non appena sarà elaborato il testo unico”, chiederà “un incontro al Ministro della Salute onorevole Lorenzin nella speranza di centrare l’obiettivo in tempi brevi”.

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