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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Fisioterapisti a Renzi e Lorenzin: "Vogliamo l'accreditamento diretto con le Asl"

immagine 11 aprile - Rapporto diretto con il cittadino, potenziamento delle attività territoriali, miglior controllo dei criteri di qualità, contenimento dei costi, lotta all'abusivismo e riduzione dei tempi d'accesso alle cure. Questi per il Spif-Air i vantaggi che potrebbero derivare dall'accreditamento dei professionisti con le strutture sanitarie locali.
Il Sindacato professionale italiano dei fisioterapisti e delle professioni dell’area della riabilitazione (Spif-Ar), ha lanciato una petizione online e si è appellato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per richiedere l'accreditamento diretto dei fisioterapisti e degli studi professionali con le Asl.
 
I vantaggi che potrebbero derivare da questa scelta sono stati sintetizzati dal sindacato in sei punti:
- Rapporto diretto (fiduciario) cittadino/professionista;
- Potenziamento e decentramento delle attività territoriali;
- Miglior controllo, da parte del Sistema Sanitario Regionale, dei criteri di qualità e dell'efficienza;
- Contenimento dei costi derivante dallo snellimento della "filiera";
- Lotta all'abusivismo e conseguente tutela degl'interessi del cittadino e del suo diritto ad una buona sanità;
- Riduzione dei tempi d'accesso alle cure.

"E’ ora che il Governo si attivi per tutelare i nostri professionisti della Riabilitazione, per ridare una dignità a questa professione, ultimamente umiliata da determinate lobbies - ha detto il presidente del sindacato Antonio Cartisano -. Questo porterebbe un risparmio economico di milioni e milioni di euro ed un incremento dell'occupazione professionale, in quanto purtroppo siamo in balia di imprenditori senza scrupoli che con semplici passaggi di 'carte' lucrano miserabilmente sul lavoro dei fisioterapisti, sottopagandoli e sfruttandoli. Per non parlare degli abusi delle 'false partita IVA'".
Il presidente Spif-Ar indica questa come un operazione a "costi zero", in quanto "si richiede soltanto di partecipare con le nostre forze e a nostro carico, senza gravare sulle spese delle Asl".
11 aprile 2014
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