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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Consiglio degli Ordini dei Medici Europei. Un italiano alla presidenza. È Nicolino D’Autilia

immagine 13 giugno - Tra le priorità del neopresidente, anche è anche presidente Omceo di Modena, ci sono i temi deontologici legati alla Telemedicina e all’applicazione delle Nuove Tecnologie Informatiche, la sicurezza delle cure, la Responsabilità professionale, la costituzione di una Demografia medica europea, la formazione, il ruolo dei medici nei sistemi sanitari.
La presidenza del Consiglio degli Ordini dei Medici Europei (CEOM) è italiana. Nicolino D’Autilia è stato infatti eletto in prima votazione e a larga maggioranza alla guida dell’organismo europeo. A darne notizia è una nota della Fnomceo spiegando che le elezioni - svoltesi a Bari presso il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese - hanno visto il presidente dell’Ordine di Modena e componente del Comitato Centrale della FNOMCeO distaccare George Borcean, rumeno, in lizza per la stessa carica.

D’Autilia subentra a Roland Kerzmann, belga, che ora diviene primo vicepresidente, mentre le altre due vicepresidenze vanno, oltre che allo stesso Borcean, a Monique Gauthey (Svizzera) e Reiner Brettenhaler (Austria).

Il CEOM è l’istituzione che riunisce gli Ordini dei Medici europei, oltre che molte Associazioni mediche, con l’obiettivo di promuovere, in seno all’Unione, l’esercizio di una Medicina di qualità e la Tutela della Salute dei Cittadini.

“Il mio impegno, come del resto quello di tutta la FNOMCeO – ha dichiarato D’Autilia, subito dopo l’elezione -, va nella direzione di una maggiore attenzione a temi più specificamente deontologici, che riguardano anche gli aspetti professionali più moderni, quali la Telemedicina e l’applicazione delle Nuove Tecnologie Informatiche in Medicina e in Sanità”.

Altri punti del programma italiano riguardano la Sicurezza delle Cure e la Responsabilità professionale, la costituzione di una Demografia medica europea, la Formazione, il ruolo dei Medici nei Sistemi sanitari.

“Per questo – conclude D’Autilia – è indispensabile che la CEOM diventi un interlocutore ufficiale dela Commissione europea. Riteniamo pertanto necessario fornire alla CEOM una veste ufficiale di rappresentatività presso le Istituzioni europee, creando un riconoscimento secondo le Leggi vigenti”.  
13 giugno 2014
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