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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Mandelli a Bersani: "Se le liberalizzazioni portano fuori dall’Europa"

immagine 2 febbraio - In riferimento a quanto affermato ieri dall’onorevole Pier Luigi Bersani nel corso della trasmissione Ballarò , il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, Andrea Mandelli, è intervenuto sul tema delle liberalizzazioni e dei loro effetti reali.
“Riesce difficile capire che cosa abbia voluto intendere l’on. Bersani quando ha affermato rivolgendosi all’on. Lupi, cito testualmente, 'fate una normetta che, invece di cancellare la mia, lasci vendere i farmaci che non sono sotto prescrizione medica ai giovani farmacisti'”. Questo il commento del presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Andrea Mandelli al dibattito svoltosi ieri nel corso della Trasmissione Ballarò.
“Il fatto che l’Onorevole Bersani sembri così ignorare che già da anni le parafarmacie possono vendere, grazie alla sua legge, i farmaci senza ricetta sarà senz’altro un lapsus, ma sembra indicativo del fatto che tutta la materia farmaco non è chiara, né cara, nemmeno a chi ne ha fatto un cavallo di battaglia” prosegue Mandelli. Se invece si intendeva proporre un allargamento ai farmaci che richiedono sì una ricetta, ma non sono rimborsati dal Servizio sanitario (la cosiddetta Fascia C), allora chi fa la proposta ha il dovere di esprimerla chiaramente, magari aggiungendo che si tratterebbe di un fatto che non ha eguali in tutta l’Europa “dove i farmaci soggetti a prescrizione, indipendentemente da chi paga, vengono dispensati dai farmacisti nelle farmacie” aggiunge Mandelli. “Bisognerebbe anche smetterla di chiamare in causa i giovani farmacisti, quando è notorio che a sfruttare la liberalizzazione sono stati soprattutto grandi gruppi della distribuzione , titolari di farmacia e società di capitali.
La Federazione degli Ordini ha invece ben chiare le difficoltà in cui oggi si trovano i colleghi che hanno aperto una parafarmacia con i loro mezzi, come confermano, per esempio, le molte chiusure degli esercizi aperti dai giovani colleghi del Mezzogiorno. Una riprova che questa liberalizzazione non ha prodotto alcun vantaggio per chi aspirava giustamente a entrare nel mondo del lavoro”. 
In conclusione, il presidente della Federazione tiene a ricordare all’Onorevole Bersani che “se al tempo delle sue liberalizzazioni avesse accettato il confronto da noi richiesto e da lui purtroppo sempre rifiutato, oggi avremmo probabilmente un sistema  più dinamico e ancor più a misura delle esigenze dei cittadini.  Un obiettivo, quest’ultimo, che ritengo di poter affermare senza rischio di smentita, resta la mission primaria dell’Ordine dei farmacisti e che è alla base della nuova dimensione di “presidio sanitario del Ssn” che le stesse farmacie hanno assunto con i nuovi decreti delegati approvati recentemente dalla Conferenza Stato Regioni. Su tutti questi temi, importanti per la nostra società, siamo pronti al confronto con tutti, oggi come quattro anni fa”.
2 febbraio 2011
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