“Siamo perfettamente d’accordo con
le parole del direttore generale dell’Agenas Francesco Bevere sul deficit di umanità nel rapporto tra strutture curanti ed ammalati. E’ indispensabile ed utile un’educazione a comportamenti più umani delle strutture sanitarie nei confronti delle persone sofferenti e, in particolare, per quelle più fragili, tra cui anziani e disabili”. Ad affermarlo, in una nota, è
Aldo Bova, presidente del Forum sociosanitario di ispirazione cristiana.
“Ormai nel mondo della medicina - ha aggiunto - si tende ad ipervalorizzare l’aspetto tecnico-professionale a danno dell’ascolto e dell’accoglienza nei riguardi delle persone bisognose di cure e dei loro familiari. E’ documentato che l’ascolto, l’accoglienza, il mettere il paziente e i suoi familiari a proprio agio pone il medico in condizione di effettuare una diagnosi più precisa in tutti i settori, da un lato. Mentre dall’altro, il rapporto ‘familiare ed umano’ verso il paziente pone quest’ultimo nelle condizioni di seguire al meglio le indicazioni terapeutiche e riabilitative”.
“Ciò significa - rileva il presidente Bova - ottenere migliori e più rapidi risultati sotto il profilo della guarigione e, quindi, efficacia nelle cure e risparmi economici. Le 21 associazioni che fanno parte del Forum sono pronte sin da ora ad affiancare l’Agenas in questa bellissima ed utilissima opera di umanizzazione della medicina”, conclude Bova.