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QS Edizioni - martedì 14 maggio 2024

Lavoro e Professioni

XV convegno ingegneri clinici. Le sfide? Migliorare organizzazione e gestione dei dispositivi medici garantendo innovazione

immagine 16 maggio - Questi gli obiettivi dell’AIIC, l’Associazione italiana ingegneri clinici riunita dal 14 al 16 maggio a Cagliari. Tre giorni dedicati al tema “I Dispositivi medici: verso un approccio sempre più integrato” e nel corso dei quali del quale professionisti, istituzioni, istituti di ricerca si sono confrontati su una professione in continua crescita
Riflettori accesi sulla tre giorni dedicata al XV Convegno nazionale dell’AIIC, Associazione Italiana Ingegneri Clinici organizzato alla Fiera di Cagliari dal 14 al 16 maggio e dedicato quest’anno al tema “I Dispositivi medici: verso un approccio sempre più integrato”.
Un tema di “grande attualità e interesse sia per i cittadini sia per il Servizio sanitario nazionale” ha ricordato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un messaggio inviato all’AIIC, e nel quale ha rivolto un plauso al lavoro dell’Associazione.
 
Associazione che ha incassato anche il consenso della senatrice, Emilia De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità, la quale ha sottolineato nel suo messaggio, il “contributo fornito da professionisti preparati in un campo specialistico ed in costante evoluzione”.
 
Nei tre giorni cagliaritani professionisti, istituzioni, aziende, istituti di ricerca si sono confrontati su una professione sempre più in primo piano, e che hanno visto il capoluogo sardo diventare la capitale dell’ingegneria clinica, una branca dell’ingegneria biomedica che utilizza le applicazioni dei concetti e delle tecnologie proprie dell’ingegneria per migliorare la qualità del servizio sanitario sia su fronte organizzativo sia su quello dell’acquisizione e della gestione delle apparecchiature.
 

“La figura dell’Ingegnere clinico in tutti gli ospedali è sempre più necessaria e lo ha attestato anche il ministro della Salute in un messaggio che ci ha inviato – ha detto il presidente AIIC, Lorenzo Leogrande – poiché con le apparecchiature e i dispositivi medici la specializzazione, la competenza e la professionalità sono indispensabili per salvare vite umane. Ma ci siamo riniti anche per un confronto interno alla categoria, dedicato all’aggiornamento, alla formazione e all’approfondimento, in senso europeo, delle materie medico scientifiche e sanitarie che sono il nostro pane quotidiano, dalla gestione integrata alla robotica”.
 
Da qualche anno gli ingegneri clinici si sono trovati in prima linea nella valutazione di Dispositivi medici, in primo luogo perché molte apparecchiature necessitano di dispositivi consumabili per il loro funzionamento, in secondo luogo perché il contenuto tecnologico dei dispositivi è aumentato notevolmente. Infatti, non si tratta più di gestire “piccoli oggetti metallici” o guanti e siringhe, ma di valutare approfonditamente le caratteristiche e le relative differenze in termini di efficacia di alcune classi di device, come gli impiantabili attivi (pacemakers, defibrillatori) e le protesi (vascolari o ortopediche).
Un cambio di scenario che ha fatto sì che l’ingegnere clinico, con il suo bagaglio di conoscenze su elettronica, meccanica, fluidodinamica etc. diventasse, insieme alla figura dei farmacisti ospedalieri, un punto di riferimento importante nel processo di valutazione dei dispositivi medici.
 
Alla Fiera di Cagliari molti i relatori che si sono quindi alternati su tematiche attualissime preannunciando la sfida degli ingegneri clinici a svolgere un ruolo di primo piano dentro la sanità italiana, in tutti gli ambienti ospedalieri che ne richiedono la presenza.
 
Tanti gli stand espositivi di partner internazionali dell’AIIC, 16 le sessioni scientifiche e 8 i corsi di formazione accreditati. E poi ancora tavole rotonde, workshop e corner di confronto fra addetti ai lavori. Oltre 800 gli iscritti e 260 le presenze tra ospiti, esperti e relatori.
16 maggio 2015
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