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QS Edizioni - domenica 28 aprile 2024

Lavoro e Professioni

UE. Confermata la compatibilità delle piante organiche delle farmacie

immagine 14 febbraio - Nuovo pronunciamento della Corte di Giustizia Europea che sottolinea come “una normativa nazionale che imponga limiti al rilascio di licenza per nuove farmacie sia compatibile con il diritto comunitario”.
La Corte di Giustizia Europea ha ribadito la “compatibilità” della pianta organica delle farmacie con il diritto comunitario.
A seguito di nuovi quesiti sollevati da Tribunali italiani ed europei in materia di “legittimità” di norme nazionali che pianificano l’apertura delle farmacie sul territorio, la Corte aveva infatti provveduto a notificare la sentenza del 1 giugno 2010, lasciando ai ricorrenti la decisione di recepirla direttamente, e quindi archiviare il loro nuovo quesito, oppure, come poi avvenuto nel caso del Tribunale di Granada, richiedere un nuovo pronunciamento della Corte.
Da qui una nuova specifica ordinanza (con data 6 ottobre 2010, ma resa nota solo da pochi giorni) con la quale la Corte ha stabilito in maniera più o meno identica il dispositivo della precedente sentenza, affermando come “una normativa nazionale che imponga limiti al rilascio di licenza per nuove farmacie sia compatibile con il diritto comunitario”.
La Corte ha inoltre ribadito che la normativa in oggetto “debba essere in grado di garantire l’efficienza generale del servizio farmaceutico” e ancora che spetti al giudice nazionale verificare se le specifiche norme nazionali “…impediscono, nelle zone geografiche aventi caratteristiche demografiche particolari, la creazione di un numero sufficiente di farmacie in grado di garantire un servizio farmaceutico adeguato…”.
In conclusione, spetterà al Giudice nazionale, decidere sulla questione posta al vaglio della Corte ma con un’efficacia ovviamente limitata alle sole parti in causa.
 
Paolo Leopardi
 

 

 
14 febbraio 2011
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