"Confermiamo la nostra ferma contrarietà rispetto ad uno dei peggiori accordi nazionali del settore di questi anni, l’abbiamo definito la “Convenzione truffa”, ma non possiamo non firmare perchè è nostro dovere evitare che nelle trattative decentrate si peggiorino ulteriormente le condizioni dei medici di medicina generale e del territorio. Lo Smi sarà presente per vigilare e per dare il consueto contributo di analisi e proposte".
Questo è stata la prima dichiarazione di Salvo Calì, segretario generale del Sindacato dei Medici Italiani, sulla deliberazione del Consiglio nazionale del sindacato, tenutosi a Roma, il fine settimana scorso, che sancisce la firma “tecnica” sulla nuova convenzione di medicina generale e del territorio.