Incontro al Ministero tra i Tecnici di Laboratorio di F.I.Te.La.B. e il Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute
Vito De Filippo in tema di precariato e difficoltà applicative del Dpcm precari. “L'incontro – riferiscono in una nota
Amalia Magaldi,
Angelo Ricotta,
Salvatore Distefano e del Presidente Nazionale Fitelab
Carmelo Laganà - e ha avuto come oggetto il precariato che interessa i Tecnici di Laboratorio impiegati nel SSN e le criticità emerse nei mesi scorsi in merito alle proroghe, che di volta in volta, vengono subordinate ai “piani di rientro” a cui devono sottostare le Regioni, su indicazioni della Corte dei Conti”.
I rappresentanti F.I.Te.La.B. hanno sottolineato come le “Aziende Sanitarie da anni, hanno utilizzato contratti di lavoro a tempo determinato per cercare di sopperire ai bisogni dell’utenza nella costituzione della ‘rimodulazione dei posti letto e la riorganizzazione delle piante organiche. I contratti a tempo determinato generano non pochi problemi alle UU.OO.che operano nell'ambito della Medicina di Laboratorio oltre che ai lavoratori precari i quali non vedono una reale soluzione occupazionale, tutto questo in contrapposizione con la normativa Nazionale che indica un percorso ben delineato in virtù del DPCM sui Precari del SSN che da’ indicazioni precise, rispetto alle procedure concorsuali e alle proroghe in itinere”.
In riferimento al Dpcm precari Fitelab ha evidenziato “i diversi comportamenti delle varie Aziende Sanitarie in difformità” al testo “utilizzando il DPCM come strumento atto a non prorogare i contratti ma bensì al solo scopo di garantire i LEA garantendo l’offerta sanitaria ai cittadini, temporaneamente”. A conferma di ciò i rappresentanti F.I.Te.La.B. hanno rappresentato al sottosegretario che “nelle regioni Abruzzo, Sicilia, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Toscana, alcune Aziende Sanitarie, pongono in essere atti amministrativi difformi e contrastanti con le circolari Regionali e deliberano regolamenti discordanti con la normativa nazionale vigente. E’ ovvio che a causa di questi comportamenti appena denunciati moltissimi colleghi subiscono “vessazioni” da parte delle aziende che violano il dettato del DPCM”.
Il Sottosegretario dopo aver ascoltato la delegazione ha ribadito che la normativa è chiara in tal senso e che le Regioni devono attenersi in maniera uniforme a quanto legiferato dal Governo garantendo continuità ai Laboratori, attraverso gli strumenti normativi posti in essere. Il Dott. Proia, intervenendo nella discussione delle proroghe, ha portato l'esempio della Regione Lazio, che ha già emanato un
Protocollo in materia di “stabilizzazione del lavoro precario e valorizzazione delle esperienze lavorative” del SSR . Dal Ministero è arrivata la rassicurazione rispetto all' attenzione che il Dicastero, porrà in essere, in tutte le Realtà del SSN, affinché vengano adottate le dovute misure necessarie al mantenimento di un alto livello Sanitario.
F.I.Te.La.B. auspica infine che tutte “le regioni si attengano a quanto previsto dal DPCM e si realizzi la stabilizzazione di tutto il personale precario in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa, in modo tale da dare risposta adeguata ai bisogni degli utenti, tale da garantire una sanità degna dei nostri tempi”.