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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Medici di famiglia. Dalla Simg ecco un nuovo modello per calcolare i costi per l’assistenza sanitaria a carico dei camici bianchi

immagine 30 settembre - L’iniziativa è della Società italiana di medicina generale (Simg) che ha elaborato “un nuovo strumento di calcolo per predire in modo accurato i costi di assistenza a carico dei medici di famiglia e delle rispettive autorità sanitarie territoriali”, Cricelli: “Abbiamo individuato un metodo affidabile, il primo tutto italiano, pensato in favore dei pazienti e sulle esigenze reali dei clinici di casa nostra”.
Un nuovo strumento di calcolo per predire in modo accurato i costi di assistenza a carico dei medici di famiglia e delle rispettive autorità sanitarie territoriali. È quanto sviluppato dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG). “Periodicamente le autorità sanitarie stabiliscono la quota capitaria da destinare a un contesto regionale, alla singola ASL o al medico – spiega Claudio Cricelli, Presidente SIMG –. Ad oggi, in Italia, l’assegnazione dei fondi è definita solo sulle caratteristiche demografiche della popolazione (sesso ed età del paziente); molte autorità territoriali si basano, inoltre, su sistemi pensati e validati all’estero, con parametri diversi da quelli propriamente italiani. Abbiamo individuato un metodo affidabile, il primo tutto italiano, pensato in favore dei pazienti e sulle esigenze reali dei clinici di casa nostra”.
 
Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Value in Health della International Society for Pharmaeconomics and Outcomes Research. La ricerca è stata condotta dalla SIMG tramite al database di “Health Search”. Sono stati considerati due gruppi di circa 25mila pazienti con patologie acute e croniche, registrati tra il 2008 e il 2010. Sul primo gruppo è stato sviluppato l’algoritmo, sul secondo è stato validato.
 
“Il database ci ha permesso di elaborare un sistema fondato sul mondo reale e quindi immediatamente applicabile nel panorama sanitario –. spiega Francesco Lapi, Direttore della Ricerca di ‘Health Search’ e autore dello studio – Abbiamo raccolto tutti i dati clinici e la spesa di ogni paziente a carico del Medico di Medicina Generale. Abbiamo quindi considerato non più i soli valori demografici, ma anche la variabilità dei costi in funzione della co-morbosità clinica dei pazienti in carico ad uno stesso medico di medicina generale, tra provincia e provincia, ed a livello regionale. Sulla base di queste variabili, abbiamo creato un algoritmo, che ci fornisce la predizione della spesa per ogni paziente corretta quindi per la sua specifica complessità clinica”. Il sistema è valido e di immediata applicazione pratica.
 
“Questo modello consentirà ai medici e alle autorità sanitarie di conoscere i costi reali per ogni malato e di regolare in modo equo e definito i budget da stanziare per la sua assistenza – prosegue il dott. Lapi – Non solo. Potrà essere usato anche come sistema di vigilanza: sia le autorità che i clinici stessi potranno, infatti, monitorare come vengono impiegati i fondi assegnati. In questo modo sarà più facile controllare la loro gestione delle risorse”. Un sistema innovativo e trasversale, già sviluppato in altri Paesi.
 
“Gli Stati Uniti e poi la Gran Bretagna hanno approvato già da tempo modelli analoghi – aggiunge Lapi –. In Italia, invece, siamo in ritardo. Attualmente le autorità amministrative continuano a basarsi su sistemi che considerano soltanto caratteristiche demografiche o che sono mutuati da realtà internazionali, studiati quindi su una popolazione e per un sistema sanitario diversi dal nostro, con il rischio di predire dati impropri”.
 
“Questo lavoro, proprio perché costruito su dati reali del nostro Paese – conclude Cricelli – fornisce finalmente un modello utile a garantire la sostenibilità del sistema ed un’efficace gestione delle risorse disponibili per ogni persona assistita. Questa è la nostra risposta alla babele del Decreto appropriatezza con il suo disprezzo per i valori della qualità professionale dei Medici di Medicina Generale. Nessun’altra professione è in grado di pesare i risultati dei suoi interventi professionali quanto la Medicina Generale, vero centro di indirizzo, coordinamento e governo della sanità e della Medicina Italiana”.
30 settembre 2015
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