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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Lavoro e Professioni

“Umanizzazione della Medicina”. Premiata l'Associazione dei medici cattolici

immagine 27 novembre - Il premio è stato conferito ieri a Roma dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2015-’16. “Per il contributo di carità, onestà, competenza e dedizione al servizio degli infermi che ha dimostrato nei suoi 70 anni di vita", questa la motivazione scritta su  una targa-ricordo consegnata al presidente dei medici cattolici, Filippo Maria Boscia.
L’Associazione Medici Cattolici Italiani ha ricevuto il premio “Umanizzazione della Medicina”, conferitole ieri a Roma dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2015-’16. “Per il contributo di carità, onestà, competenza e dedizione al servizio degli infermi che ha dimostrato nei suoi 70 anni di vita, sotto la guida spirituale del Cardinale Fiorenzo Angelini e del Cardinale Dionigi Tettamanzi e Edoardo Menichelli”, è la motivazione, scritta su una targa-ricordo consegnata dal presidente dell’Accademia Gianni Iacovelli al presidente dei medici cattolici, Filippo Maria Boscia.

Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, i presidenti dei medici cattolici di Roma e del Lazio, Pietro Scanzano e Vincenzo Cilenti. “Il riconoscimento, che giunge nel 71esimo anniversario dell’Associazione dei medici cattolici, è di stimolo per tutti noi ad imitare il buon samaritano che, prendendosi cura del piu’ emarginato, del più fragile e del più sofferente, ha per primo tracciato il percorso di umanizzazione. Il buon samaritano è il Cristo vivente che, attraverso gli operatori sanitari di buona volontà, si manifesta agli ammalati”, ha detto il presidente Boscia, il quale ha aggiunto:
“Oggi più che mai il nostro impegno è proteso ad andare incontro al malato con competenza e misericordia, con solerzia e solidarietà per donare, senza nulla ricevere, per continuare a scrivere pagine memorabili di storia”.

“Il premio costituisce grande spinta per tutti noi ad essere strumenti di Dio, di salute, salvezza e a procedere con le altre associazioni e gli altri movimenti laicali in operatività combattiva, uniti nell’essenziale, con complementarietà di intenti pur nelle peculiari diversità dei carismi associativi”, ha sottolineato Boscia, che ha concluso: “Noi operatori sanitari sentiamoci comprensivi, compassionevoli, umili e motivati a continuare ‘a donare gratis ciò che gratis abbiamo ricevuto, guidati da profondo amore nei confronti di coloro che soffrono, aperti e collaboranti con tutti coloro che lavorano per un mondo della salute più umano, solidale, fraterno e sano, sempre pieni di speranza e sempre gioiosi testimoni di bene”.
27 novembre 2015
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