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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Sciopero Don Gnocchi. Cgil Cisl Uil: “Adesione all’85%. Un successo. Mobilitazione contro disdetta contratto prosegue”

immagine 12 dicembre - I sindacati soddisfatti dell’esito dello sciopero. “In tutti i presidi della Fondazione presenti in nove regioni il dato di astensione dal lavoro è stato mediamente dell'85%, con punte del 90%”. E sul futuro: “Mobilitazione continuerà fino a garanzia diritti dei lavoratori”
“Un risultato straordinario, i lavoratori della fondazione Don Gnocchi hanno reagito compattamente allo sciopero indetto per oggi contro la disdetta unilaterale del contratto nazionale di lavoro”. È quanto affermano in una nota Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in merito alla giornata di sciopero indetta per oggi dai lavoratori della Onlus Don Gnocchi contro la disdetta del contratto.
 
“In tutti i presidi della Fondazione presenti in nove regioni - fanno sapere Cgil, Cisl e Uil - il dato di astensione dal lavoro è stato mediamente dell'85%, con punte del 90% in Lombardia, che impiega la stragrande maggioranza dei circa 5.000 lavoratori. Altissima l’adesione anche nel Lazio, in Liguria ed Emilia-Romagna, così come nelle Marche, in  Campania, Toscana e Basilicata. Il tutto avvenuto nella massima garanzia dei servizi minimi garantiti ai pazienti”.
 
Inoltre, precisano i sindacati, “in quasi tutte le iniziative territoriali, delegazioni di lavoratrici e lavoratori della Don Gnocchi sono state ricevuti da prefetti, assessori e sindaci. Alle istituzioni i lavoratori hanno rappresentato la gravità della scelta unilaterale della fondazione che punta a dividere le condizioni dei lavoratori, tra nuovi e vecchi assunti, e, allo stesso tempo, la necessità di esercitare un rigoroso controllo su tutti gli accreditamenti, al fine di garantire qualità delle prestazioni e qualità del lavoro, a partire dal rispetto dei diritti dei lavoratori. La mobilitazione - concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - continuerà e saranno attivate tutte le forme di pressione per risolvere la vertenza nell'interesse di operatori e cittadini””.
12 dicembre 2015
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