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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Lavoro e Professioni

Delega lavoro in sanità. Cimo replica alle Università: “Sorpresi da critiche. Nostra proposta offre accesso a formazione sul campo”

immagine 7 aprile - Il sindacato risponde ai rilievi del Cun in merito alle proposte sulla formazione presentate dai camici bianchi nell’ambito della delega sul lavoro in sanità. “I sindacati non vogliono una guerra con l’università ma solo offrire ai giovani colleghi maggiori prospettive”.
“Sorprendono le dichiarazioni di Lenzi che sembra non aver recepito l’obiettivo delle richieste presentate dai sindacati, in tema di formazione e specializzazione medica”. Così in una nota la Cimo risponde al presidente del Cun Andrea Lenzi su formazione e specializzazione medica: “La nostra proposta offre ai giovani medici l’accesso alla formazione sul campo, utilizzando strutture e risorse del servizio sanitario nazionale”.
 
“E’ un dato assodato – prosegue il sindacato - che con il sistema attuale non esistono risorse e strutture in grado di garantire un numero di specialisti necessario alla sanità italiana, ne di offrire uno sbocco professionale alle migliaia di neo laureati che non possono trovare posto nelle specializzazioni. La proposta che noi dei sindacati medici, abbiamo presentato martedì scorso, mantiene all’università la formazione e il rilascio del titolo di specialista ma vuole consentire ai giovani medici di poter usufruire delle strutture e degli specialisti del SSN che niente hanno da invidiare, in termini di qualità professionali e di dotazioni tecnologiche, alle strutture a disposizione dei colleghi universitari”.
 
“Questo  - spiega la nota - per consentire agli specialisti una reale preparazione sul campo ed il rispetto dell’attività clinica richiesta dalla normativa”.
 
“I sindacati – conclude Cimo - non vogliono una guerra con l’università ma solo offrire ai giovani colleghi maggiori prospettive di accesso alla formazione specialistica, utilizzando tutte le strutture e le risorse a disposizione del servizio sanitario nazionale”.
7 aprile 2016
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