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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Lavoro e Professioni

Congresso Fimmg. Ancora in stallo la questione della segreteria. Domani il Consiglio nazionale. Ma su una cosa sono tutti d’accordo: “La nuova convenzione senza risorse adeguate non si firma”

immagine 4 ottobre - Sarà il Consiglio nazionale, che raccoglie tutti i segretari provinciali del sindacato, a sciogliere il dopo Milillo che interverrà per esporre la sua versione su tutta la vicenda delle dimissioni, poi revocate, ma ancora in atto essendo la revoca stata rifiutata dall'Esecutivo. Per il nuovo segretario servirà comunque un Congresso straordinario (probabilmente a fine novembre). Ma intanto sta maturando una posizione più rigida nelle trattative per la nuova convenzione
Dopo l’apertura del 72° congresso di ieri la Fimmg guarda avanti e nelle prossime 48 ore si saprà la strada che intenderà prendere il sindacato dopo il caos in cui è stato travolto nelle ultime settimane.
 
Domani e giovedì si terrà infatti il Consiglio nazionale e, a quanto si apprende, vi sarà un intervento dell’ex segretario Giacomo Milillo che esporrà al Consiglio la sua versione dei fatti su tutta la vicenda che lo ha visto protagonista (dalle dimissioni per il caso Enpam Sicura, al ritiro delle stesse poi ‘bocciato’ dall’Esecutivo nazionale). Ma non ci saranno votazioni anche perché dopo il “no” al ritiro delle sue dimissioni da parte dell’Esecutivo la strada è già stata segnata, a meno di sorprese dell’ultim’ora o eventuali strascichi giudiziari.
 
Ma oltre ciò, la volontà politica del Sindacato è quella di ricompattarsi, andare avanti e tornare in un certo senso “alla normale attività”. Ovvero occuparsi da vicino delle questioni calde che riguardano la professione anche perché i temi in ballo sono parecchi: dalla trattativa in corso per il rinnovo della convenzione, alla Legge di Bilancio solo per citare le più immediate. E il primo nodo che il Consiglio nazionale dovrà sciogliere verte sulla natura del mandato per la gestione ordinaria del sindacato (sarà un mandato debole e solo amministrativo o anche politico?) che ora spetta all’Esecutivo e al vice segretario vicario Silvestro Scotti che ieri ha illustrato alla platea la relazione introduttiva durante la cerimonia inaugurale del consesso.
 
L’intenzione in ogni caso è di voltare presto pagina. E in questo senso il Consiglio nazionale dovrebbe anche decidere la data del prossimo congresso elettivo che potrebbe in questo caso tenersi nella seconda metà di novembre (date probabili quelle del 19 e del 20 del prossimo mese).
 
Ma su questa soluzione rapida pesa il fatto delle modifiche da apportare allo Statuto per cui i tempi sembrano oggettivamente stretti. Sarà il Consiglio a dover sciogliere le riserve e a chiarire se si andrà a votare con un nuovo Statuto. In ogni caso, tra le modifiche previste vi dovrebbe essere quella che riguarda una sorta di “depotenziamento” della figura del segretario politico in un’ottica che vorrebbe mettere fine all’epoca dei segretari generali plenipotenziari, in luogo di una squadra più forte. Altra modifica attesa quella che riguarda poi l’incompatibilità tra la figura del segretario e ruoli in Enpam in modo da scongiurare crisi come quelle vissute nell’ultimo periodo. E poi più ruolo alle segreterie locali, ai giovani e interventi sulla formazione.
 
La situazione in ogni caso è ancora fluida e sono possibili ancora sorprese. Solo nelle prossime 48 ore si saprà quale direzione prenderà il sindacato. Ma su tutto ciò pende la trattativa in corso con la Sisac per il rinnovo della convenzione. Il Sindacato sa bene che la Legge Balduzzi andrà applicata. Ma la trattativa, dopo tutto questo bailamme, rischia seriamente di arenarsi, anche perché oggi, su un punto, in Fimmg sembrano essere tutti d’accordo: “Senza risorse il nuovo Acn non si firma”.
 
Luciano Fassari
4 ottobre 2016
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