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QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Bollette in farmacia. No di Federfarma Verona: “Che senso hanno?”

immagine 25 ottobre - “Condanniamo un’ipotesi di questo tipo perché crediamo che la farmacia debba essere contenitore ed erogatore di servizi sociosanitari che niente hanno a che fare con il pagamento dei bollettini postali”, spiega il presidente dei titolari di farmacia veronesi Marco Bacchini.
La proposta dei bollettini postali in farmacia scaturita a Catania da Pharmevolution nell’ambito del progetto “Farmacia 4.0” suscita enormi perplessità da parte dei farmacisti che si chiedono, e se lo chiede anche Federfarma Verona, se “non sia questo il tentativo di snaturare la vera mission della categoria che è sempre stata quella sanitaria e sociale”.

“Condanniamo un’ipotesi di questo tipo perché crediamo che la farmacia debba essere contenitore ed erogatore di servizi sociosanitari che niente hanno a che fare con il pagamento dei bollettini postali - spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona -. Da anni le farmacie italiane e in particolare quelle veronesi offrono con grande impegno personale servizi a costo zero per la popolazione come lo screening del tumore al colon retto in collaborazione con le Ulss locali, lo Studio Osservazionale sulla Fibrillazione atriale per i pazienti over 50 in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, quello sull’Aderenza alla terapia da parte dei pazienti over 65 in collaborazione con l’Università di Brescia, la sensibilizzazione nella lotta al diabete e all’ipertensione. Un particolare occhio di riguardo viene dato ai giovani nell’ambito del progetto ‘Younh&Healthy’ con gli interventi nelle scuole di ogni ordine e grado focalizzati negli anni contro gli abusi di alcol, fumo, farmaci, ma anche quelli dietetici che portano ad anoressia e bulimia, rivolgendo quindi l’attenzione anche sui corretti stili di vita. E poi ancora lo psicologo in farmacia, l’attenzione alla prevenzione del tumore al seno, le grandi raccolte come il Banco Farmaceutico e In Farmacia per i Bambini”.

E questa, evidenzia Bacchini, “è solo una piccola parte di quanto realizzato e offerto al cittadino in farmacia, ma basta ad offrire l’idea di quale sia, secondo noi, la strada da percorrere per fare della farmacia un presidio sempre più integrato e indispensabile alla Sanità pubblica. Sinceramente non capisco cosa c’entrino i bollettini postali e quale sia la visione d’insieme del mondo-farmacia di chi li ha proposti”.   
25 ottobre 2016
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