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QS Edizioni - martedì 21 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Distefano (Fenagifar): “Dalle facoltà di Farmacia nuove opportunità di lavoro per gli studenti”

immagine 5 luglio - Nel corso dell’ultima riunione della Conferenza dei presidi delle facoltà di Farmacia italiane, la Fenagifar, la Federazione delle associazioni dei giovani farmacisti, ha chiesto ai rappresentanti dell’università l’apertura di un tavolo con le associazioni di categoria nazionali per elaborare in sinergia strategie formative che aprano agli studenti nuove possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.
Giovani farmacisti protagonisti dell’ultima riunione della Conferenza dei presidi delle facoltà di Farmacia italiane: inviato a partecipare dal presidente della Conferenza, Giuseppe Ronsisvalle, il presidente della Fenagifar, Claudio Distefano ha infatti presentato un documento nel quale sono state riassunte alcune proposte della stessa Fenagifar, destinate, come ha affermato, “a ribadire e confermare la specificità della professione del farmacista quale esperto in gestione e dispensazione del farmaco”.
Nella nota con la quale sono stati sinteticamente illustrati i contenuti delle proposte della Fenagifar, si sottolinea la necessità di “specificare, accanto alle tradizionali conoscenze e competenze professionali, tutte le innovazioni provenienti dalla ricerca, dalla nuova legislazione in materia, dall’evoluzione culturale dell’uso del farmaco e dalle nuove attribuzioni assegnate alla categoria previste dalle ultime disposizioni di legge”. Occorre – sempre stando a quanto comunicato dalla Fenagifar – “una formazione universitaria moderna, attuale, vicina alle necessità e alle esigenze della professione e agli stessi giovani che desiderano perseguire l’eccellenza della conoscenza” nella quale siano ricomprese nuove materie: “nuove conoscenze su farmaci innovativi e nuove molecole, ma anche pharmaceutical care, dietetica, nutraceutica, veterinaria, omeopatia, fitoterapia, presidi medico-chirurgici e dispositivi medici, dermocosmesi, la nuova frontiera della farmacia dei servizi, la nuova figura del farmacista di dipartimento, le nozioni di comunicazione, marketing, gestione”. Un lungo elenco che, ha proseguito Distefano, dovrebbe poter consentire al giovane laureato un più ampio panorama di scelte occupazionali; la farmacia di comunità, infatti, negli spazi di lavoro che può offrire “ha limiti fisiologici, qualunque ne sia il modello”. E al tempo stesso un allargamento delle prospettive occupazionali, potrebbe anche rappresentare una valida alternativa ai laureandi e ai giovani farmacisti, “sempre più frequentemente strumento inconsapevole di demagogia e d’importanti interessi economici, spesso estranei al nostro mondo”.
A questo scopo la Fenagifar ha anche proposto “la costituzione di un tavolo permanente che riunisca la stessa Fenagifar, la Conferenza dei presidi e le associazioni di categoria nazionali rappresentative dei farmacisti” come luogo nel quale “elaborare nuove proposte agli interlocutori pubblici e privati per favorire l’inserimento del farmacista nel mondo lavorativo”.
È questa, secondo Distefano la strada migliore per “individuare e rendere concreti nuovi spazi occupazionali qualificati e stabili per le giovani generazioni, ricercando i collegamenti con il mondo lavorativo e con i decisori politici ai quali va suggerito con convinzione e unità che la professionalità del farmacista debba essere sempre presente nei luoghi dove è presente il farmaco”.
 
5 luglio 2011
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