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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Catania. Dottoressa del Vittorio Emanuele aggredita con calci e pugni al pronto soccorso

immagine 2 maggio - La dottoressa sarebbe stata attaccata da una paziente visitata, che pretendeva di effettuare gli accertamenti non urgenti nello stesso ospedale e subito. Aggredita anche una infermiera che è intervenuta in soccorso del medico. Fsi-Usae: "Siamo stanchi delle promesse. Nulla è cambiato per rendere gli ospedali più sicuri”.
Una dottoressa è stata picchiata, il 30 aprile sera, al pronto soccorso del Vittorio Emanuele. A denunciarlo la Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla Confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, che riferisce di “calci e pugni”, ai danni della dottoressa, da parte di “una paziente che, visitata, pretendeva di effettuare gli accertamenti non urgenti nello stesso ospedale e subito”. Sarebbe stata aggredita anche una infermiera intervenuta in soccorso del medico.
 
“E' inconcepibile che, ancora oggi, dopo appelli, denunce, richieste di incontri con i prefetti e comunicati stampa,
gli infermieri, medici e tutto il personale sanitario dei pronto soccorso e dei reparti che operano, in prima linea, per la tutela del cittadino, siano oggetto di aggressioni”, commenta Calogero Coniglio, segretario territoriale della provincia di Catania e coordinatore nazionale Fsi-Usae.
 
“Ancora una volta – prosegue Coniglio - ci ritroviamo a raccontare e denunciare episodi in cui colleghi, armati solo di competenza, serietà e professionalità, si scontrano con l'arroganza e la prepotenza di chi conosce solo il linguaggio della violenza”.
 
Coniglio torna quindi a chiedere “l’intervento di tutte le istituzioni interessate,
e di tutti quelli che hanno preso atto che con un personale sanitario impaurito e sovraccaricato non può essere più garantita l’assistenza, la città non merita questo indegno calpestio del più elementare diritto quale quello della salute”.
2 maggio 2017
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