Troppe richieste di visite preoperatorie o di presenze anestesiologiche non dovute. Richieste che, secondo gli Anestesisti Rianimatori sarebbero una sorta di “parafulmine”, utili solo a scaricare le responsabilità del Chirurgo operatore. La denuncia arriva da
Aaroi-Emac,
Siaarti e
Siared, che insieme rappresentano i Medici Anestesisti Rianimatori Italiani.
L’Organizzazione Sindacale e le due Società Scientifiche hanno
inviato un documento congiunto a tutti gli Enti del Ssn per chiarire la situazione in relazione "alle pretese della S.o.i. e della A.s.m.o.o.i. di riservare a tutte le procedure chirurgiche oculistiche, comprese quelle eseguite in anestesia locale, preventiva visita e valutazione anestesiologica del paziente operando e presenza del medico anestesista durante l’intervento chirurgico”, rifacendosi alle “Linee Guida Clinico Organizzative sulla Chirurgua della Cataratta approvate il 25 ottobre 2014 - Primo Aggiornamento novembre 2015 - Secondo Aggiornamento ottobre 2016” redatte unilateralmente dalla S.o,i.. senza alcuna condivisione con Aaroi-Emac, Siaarti, Siared".
Gli Anestesisti Rianimatori sono invece invitati a seguire le indicazioni delle "Raccomandazioni Organizzative Aaroi-Emac, Siaarti, Siared relative alla Chirurgia a bassa complessità e alla Nora" del 2013.
Tale documento raccomanda che “nei casi in cui non sia stata preventivamente richiesta alcuna prestazione di natura anestesiologica, non è necessario che il medico anestesista-rianimatore effettui alcuna valutazione pre-operatoria. In questi casi è comunque necessario che sia congruamente prevista ed organizzata una disponibilità di un Medico Specialista in Anestesia e Rianimazione presente nella struttura ospedaliera a poter intervenire tempestivamente ed efficacemente, per situazioni di urgenza e di emergenza impreviste e/o imprevedibili, con prestazioni di natura rianimatoria”.
Possono comunque esistere situazioni eccezionali in cui, specificano gli Anestesisti "sia necessaria l’assistenza anestesiologica in corso di interventi chirurgici oculistici, o di qualsivoglia altra specialità medica, effettuati in anestesia locale come nel caso in cui, a causa di allocazioni logistiche di Sale Operatorie, sia impossibile la disponibilità di un Medico Specialista in Anestesia e Rianimazione presente nella struttura ospedaliera a poter intervenire tempestivamente ed efficacemente, per situazioni di urgenza e di emergenza impreviste e-o imprevedibili, con prestazioni di natura rianimatoria”.
In tali casi, Aaroi-Emac, Siaarti, Siared sottolineano che "non si può prescindere da un corrispondente incremento delle risorse di Personale Medico Specialista in Anestesia e Rianimazione a disposizione delle dotazioni organiche delle relative Unità Operative coinvolte o da una corrispondente riduzione delle restanti attività chirurgiche che per legge necessitano di prestazioni specialistiche anestesiologiche".