Lo scorso 22 giugno il consiglio direttivo ed il consiglio nazionale dell’Associazione nazionale dei medici fiscali (Anmefi) hanno votato all’unanimità la trasformazione in Associazione sindacale di categoria. A tal fine sono state proposte ed accettate da tutti i partecipanti le necessarie modifiche dello Statuto già in vigore, con attento esame di trenta articoli.
 
"L’Associazione, costituita il 24 maggio 2013, nacque dall’esigenza dei medici fiscali di riunirsi per risolvere la crisi lavorativa determinata dalla decisione univoca e repentina dell’Inps di sospendere completamente gli accertamenti sanitari sui lavoratori dipendenti assenti per malattia e per gestire le sorti lavorative di una categoria professionale priva di tutele, spesso dimenticata ed ignorata dalle Istituzioni. Da allora - spiega l'Associazione in una nota - Anmefi ha perseguito il raggiungimento di tali obiettivi, con un’evoluzione continua del proprio operato conseguente alle veloci trasformazioni politiche e normative concernenti la medicina fiscale, alla quale ha restituito dignità con l’inserimento di fatto dell’Associazione nel novero delle Società Scientifiche".  
"La creazione del Polo Unico della Medicina Fiscale, contenuto nel Decreto Legislativo 25 maggio 2017 n.75, prevede lo svolgimento degli accertamenti sui lavoratori assenti per malattia, sia del settore pubblico che privato, da parte dei medici fiscali delle liste speciali dell’Inps. Questa stimolante ulteriore sfida per la categoria, che vuole finalmente essere protagonista nella dimensione lavorativa nella quale opera, viene raccolta con la nascita della più rappresentativa associazione sindacale, con oltre un quarto di iscritti rispetto al numero totale dei medici di controllo. Sarà così possibile e con maggiori potenzialità l’intervento diretto di Anmefi nelle trattative riguardanti le trattative contrattuali dei propri iscritti", conclude Anmefi. 

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