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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Lavoro e Professioni

Abusivismo in riabilitazione. Lo Spif Ar scrive a Lorenzin: “Serve un’azione più precisa”

immagine 3 ottobre - Nella lettera il segretario nazionale del sindacato, Roberto Ferrara, spiega come il fenomeno vada anche oltre il settore della riabilitazione e sia alimentato dalla diffusione di “False Partita Iva” e “studi (pseudo) professionali che, in maniera abile, riescono ad eludere i controlli”. Condizioni che lo Spif Ar chiede di “prevenire” e “non ‘curare’”. La lettera al ministro
Basta abusivismo, serve “ un’azione più decisa atta a ‘prevenire’ e non ‘curare’”. È quanto chiede, in una lettera indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il segretario nazionale del Sindacato Professionale Italiano Fisioterapisti e Area Riabilitativa (Spif Ar), Roberto Ferrara.

“Nonostante gli sforzi, profusi dal Ministero e dalle autorità competenti, continuiamo ad assistere all’espandersi di quel fenomeno, già di per se preoccupante, che riguarda l’abusivismo in Sanità ed in particolar guisa, in Riabilitazione”. Un fenomeno che, secondo Ferrara, è alimentato da “tutte quelle strutture e/o centri privati convenzionati che continuano ad utilizzare, nonostante le leggi insistenti, le ‘False Partita Iva’, pretendendo dagli stessi professionisti la ‘quantità’ piuttosto che la ‘qualità’ dei trattamenti; Cooperative ed A.D.I. che utilizzano personale NON sanitario per la Fisioterapia; Gare di appalto per convenzioni vinte da una ‘cooperativa’ piuttosto che da un’altra. Per non parlare di molti studi (pseudo) professionali che, in maniera abile, riescono ad eludere i controlli delle autorità competenti”.

Contro questo fenomeno il segretario nazionale dello Spif Ar auspica che con il ministro “si possa creare una sinergia d’intenti” che abbia “come obiettivo unico, la salvaguardia ed il rilancio del Ssn”.
 
3 ottobre 2017
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