La quinta missione degli ortopedici italiani nella Repubblica Democratica del Congo rappresenta il completamento della costruzione di un vero e proprio ponte della solidarietà e della fratellanza con l’Africa nel segno della piena cooperazione tra i popoli. Far conoscere il lavoro svolto, attraverso le testimonianze del primario
Federico Santolini e della cooperante
Barbara Musciagli, appena tornati dalla missione incentrata principalmente sulla formazione dei medici locali, è l’obiettivo della Fondazione Femor in occasione del 102° Congresso Nazionale della Siot (Società italiana di ortopedia e traumatologia).
Al Congresso Siot, infatti, la Fondazione promuove “FEMOR e l’impegno in Africa degli ortopedici italiani”, un momento di confronto e condivisione in programma domani 20 ottobre (ore 15.45) alla Fiera del Mediterraneo di Palermo (sala Baaria).
Ogni anno, Femor destina un contributo economico all’organizzazione “Medici con l’Africa CUAMM” per i medici etiopi specializzandi della Scuola di Specialità di Ortopedia e Traumatologia di Addis Abeba presso l’ospedale St.Luke di Wolisso.
Nel corso del meeting verrà proiettata la video-testimonianza di Emile Balubuka, medico congolese a cui Femor ha offerto uno stage nel reparto di ortopedia dell'ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana.
“Come accade già da qualche anno al congresso Siot, vogliamo rendere partecipi tutti i colleghi del pregevole lavoro che gli ortopedici svolgono nella formazione e nella cooperazione in Africa. Si tratta di un momento importante per incoraggiare e sostenere chi, con generosità, si adopera e prodiga per il prossimo”, dichiara il presidente Femor,
Michele Saccomanno.