“Dopo la Laurea ed Abilitazione si apre per il giovane medico la possibilità di accedere al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale o ad una Scuola di Specializzazione, presupposti per un successivo inserimento lavorativo specialistico, pubblico o privato, o convenzionato con il SSN. Tuttavia la crescente sproporzione tra laureati e posti messi a concorso creano annualmente una coorte sempre più numerosa di giovani professionisti esclusi dalla formazione post laurea che trovano occupazione in attività a carattere discontinuo e precario. La precarietà a livello contrattuale si riflette sulle scelte dei professionisti, spesso scoraggiati e demotivati dalla difficoltà di gestire vita professionale e personale”.
È da questi presupposti che l’Omceo di Torno, con la sua commissione "Giovani medici", ha deciso di promuovere per il prossimo 28 ottobre, ore 9.00 a Villa Raby, Corso Francia, 8 Torino, un convegno su
“I dolori del giovane medico”. Per l’occasione sarà lasciata la parola ai giovani professionisti, con le loro testimonianze dirette.
“E' necessaria – spiega l’Omceo Torino nella nota che annuncia il convegno -, oltre ad una idonea riprogrammazione del numero chiuso ai corsi di laurea e ad una implementazione dei posti a concorso della formazione post laurea per adeguarli alle crescenti necessità, anche un’analisi e gestione delle condizioni lavorative del medico precario nei suoi risvolti sull’organizzazione del lavoro, sulla qualità della prestazione professionale, sull’autonomia professionale, sugli aspetti deontologici emergenti. E’ necessario individuare i punti di debolezza che incidono negativamente sia sulla sicurezza delle cure sia sull’autonomia professionale per poter favorire il superamento di condotte che mettano a rischio la salute dei cittadini e la dignità dei medici”.