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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Contratto sanità. Il 31 ottobre si riparte, Aran convoca i sindacati. Fials: “Ora trattativa no-stop”

immagine 27 ottobre - Per il segretario Carbone l’aspetto più rilevate della trattativa sarà “la possibilità reale di creare un nuovo sistema degli incarichi che apprezzi e valorizzi una vera possibilità di carriera per le professioni sanitarie che non sia solo gestionale o didattica ma anche professionale”.
L'Aran ha convocato i sindacati pe ril prossimo Martedì 31 Ottobre alle 9 del mattino per continuare la trattativa per il rinnovo del Contratto del Comparto Sanità. Ne dà notizia una nota della Fials.
 
“Ci aspettiamo ora – ha detto il segretario generale  Giuseppe Carbone,  una trattativa no-stop per arrivare entro la fine dell’anno alla definizione dell’intesa ed avere gli aumenti economici previsti nella busta paga della prossima primavera, o al massimo entro le prossime elezioni RSU di Marzo 2018”.
 
“Come prevede la stessa direttiva del Comitato di Settore inviata all’Aran per avviare il rinnovo contrattuale, la Fials - afferma Carbone -  è convinta che questo contratto debba declinare contrattualmente, interpretandola e favorendola, tutta l’innovazione nell’organizzazione del lavoro sviluppata in questi anni nel SSN anche per effetto del Patto per la Salute”.
 
“L’aspetto più rilevante che sottolineiamo - aggiunge Carbone -  è la possibilità reale di creare un nuovo sistema degli incarichi che apprezzi e valorizzi una vera possibilità di carriera per le professioni sanitarie che non sia solo gestionale o didattica ma anche professionale con un eguale dignità introducendo l’incarico di esperto e specialista inquadrando chi già fa competenze avanzate e permettendo alle regioni “ancora timide” di poterlo fare, nell’interesse dei cittadini e della stessa organizzazione sanitaria”.
 
“Così come siamo - conclude il segretario Fials -  per una classificazione del personale che superi i desueti ruoli del DPR761/79  e che riaggreghi i profili in aree funzionali più adeguate soprattutto ora che il ddl Lorenzin ha contestualizzato l’area delle professioni sociosanitarie comprendendo in primis l’oss, l’assistente sociale, l’educatore professionale ed il sociologo”.
 
Anche perché, sottolinea la nota, “al tavolo negoziale si definiranno gli aspetti concernenti la classificazione del personale, aree ed incarichi del personale”.
27 ottobre 2017
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