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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Legge Gelli. Fp Cgil attacca la Federazione dei Tsrm: “Impone sovrapprezzo su tassa iscrizione per la polizza assicurativa”

immagine 31 ottobre - Per il sindacato quello del Federazione dei tecnici sanitari di radiologia medica è, per il sindacato, un atto “illegittimo”, “in palese violazione dell'articolo 23 della Costituzione e contro le previsioni della stessa legge Gelli che non affida alcun ruolo o potere di riscossione ‘obbligatoria’ ai collegi/ordini, tanto meno quello di abbinare la copertura assicurativa per colpa grave all'obbligo di iscrizione a albi, ordini e collegi”.
“Il Collegio nazionale professionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica (Tsrm), con una deliberazione del 21 ottobre, ha deciso di imporre a tutti i propri iscritti un sovrapprezzo alla tassa annuale di iscrizione per 'offrire obbligatoriamente' la polizza assicurativa prevista dalla legge Gelli”. A denunciarlo è la Fp Cgil Nazionale, che evidenzia come il nuovo obbligo previsto dalla legge per chi esercita la professione sanitaria, ovvero quello di dotarsi di una polizza di assicurazione per colpa grave, "è strettamente personale ed è in carico al singolo professionista/lavoratore”, puntando così il dito sulla “totale illegittimità della decisione del collegio nazionale Tsrm”.

Una decisione, rincara la Funzione Pubblica Cgil, “assunta in palese violazione dell'articolo 23 della Costituzione e contro le previsioni della stessa legge Gelli che non affida alcun ruolo o potere di riscossione ‘obbligatoria’ ai collegi/ordini, tanto meno quello di abbinare la copertura assicurativa per colpa grave all'obbligo di iscrizione a albi, ordini e collegi”.

La Fp Cgil Nazionale informa quindi di star procedendo in queste ore “a diffidare il Collegio nazionale Tsrm dal proseguire in una azione dai profili di illegittimità più che evidenti. In assenza di ripensamenti del Collegio metteremo in campo tutte le iniziative possibili, anche legali, per impedire un'improvvida e ingiusta tassa obbligata sulle lavoratrici e sui lavoratori”, conclude.
31 ottobre 2017
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