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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Contratto. Il 23 febbraio in sciopero anche gli infermieri. La sanità rischia la paralisi

immagine 1 febbraio - Non più il 26 febbraio, come annunciato ieri, quindi: gli infermieri incroceranno le braccia lo stesso giorno alla Dirigenza medica e sanitaria. Bottega: “Cambia la data, ma non le ragioni e le finalità del nostro sciopero. Il giorno da noi scelto per astenerci dal lavoro, infatti, risultava troppo ravvicinato a quello individuato dai camici bianchi. Dirigenza e comparto sanità, dunque, saranno compatti per dire no a un rinnovo contrattuale”. De Palma: “Costretti a spostare lo sciopero  per essere in regola con le norme della legge sul diritto di sciopero”
Nel rispetto della disciplina della commissione di garanzia che regolamenta gli scioperi, in seguito alla mobilitazione nazionale della dirigenza sanitaria spostata dall’8-9 febbraio al 23, il NurSind nella tarda serata di ieri ha accettato di convergere sulla stessa data per la sua protesta nazionale: anche gli infermieri, quindi, incroceranno le braccia il prossimo 23 febbraio.
 
“Cambia la data, ma non le ragioni e le finalità del nostro sciopero – ha spiegato Andrea Bottega, segretario nazionale NurSind – il 26 febbraio, giorno da noi scelto per astenerci dal lavoro, infatti, risultava troppo ravvicinato a quello individuato dai camici bianchi. Abbiamo quindi deciso di coalizzare il dissenso verso le politiche sanitarie di questo governo unificando la data della nostra protesta. Dirigenza e comparto sanità, dunque, saranno compatti il prossimo 23 febbraio per dire no a un rinnovo contrattuale che si preannuncia peggiorativo rispetto al precedente”. 
“Siamo stati costretti a spostare lo sciopero degli infermieri per essere in regola con le norme della legge sul diritto di sciopero – ha spiegato il presidente di Nursing Up Antonio De Palma – visto che i medici hanno fatto slittare il loro dal 9-10 febbraio al 23”.
1 febbraio 2018
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