Il Sindacato dei Medici Italiani, Smi, alla vigilia dell’incontro del prossimo 29 marzo, reagisce alle numerose anticipazioni relative alla posizione della Sisac rispetto alla trattativa e alla firma per il rinnovo dell’Acn, la convenzione di lavoro dei medici di medicina generale.
Pina Onotri, segretario generale, Smi, ha contestato “le forzature sui tempi della Sisac” ricordando che “la firma dello Smi è limitata al riconoscimento di quanto spetta alla categoria: degli arretrati di questi quasi dieci anni di blocco”.
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Siamo stati costretti ad aspettare così tanti anni che non accettiamo, ora, nessun colpo di mano - ha continua Onotri - la nostra volontà è quella di chiudere una tappa che è un atto dovuto per i medici e aprire una seria riflessione sulle cure primarie, la continuità assistenziale e l’emergenza territoriale. Annunciare ipotesi su nuovi compiti aggiuntivi per il settore e sulla riorganizzazione dei servizi così e con queste condizioni è fuori luogo. La premessa minina è la previsione di risorse adeguate e aggiuntive”.
“Attendiamo con attenzione la formazione del nuovo governo - ha conclusi Onotri - i nuovi programmi sulla sanità del futuro Esecutivo, il tipo di relazioni che si instaureranno con le Regioni e la politica di relazioni sindacali.
Non comprendiamo quindi perché questa frenesia di chiudere accordi senza stanziamenti e a danno dei medici”.