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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Migranti. Omceo Lecce: “Non tollerabile deriva morale da parte di alcuni medici”

immagine 30 agosto - Il presidente dell’Omceo di Lecce, Donato De Giorgi, interviene sulle frasi shock scritte sui social presumibilmente da una dottoressa di Spoleto: “Sono gravemente ingiuriose e vergognosamente fuori luogo per chiunque le abbia esternate, ma intollerabili se fossero state espresse da un Medico” e parla di “episodi infatti gettano una cupa ombra di discredito sull’intera Comunità Medica”.
L’Omceo di Lecce “condanna, esprimendo tutto lo sdegno”, le frasi shock contro i migranti che una dottoressa di Spoleto avrebbe postato sui social, “in aperta contraddizione con quanto lei stessa ha giurato al momento di iniziare la professione medica”.

“Il codice deontologico, che ciascun medico è tenuto a rispettare, deve essere sempre la bussola etica cui far riferimento, vincolante per i nostri comportamenti”, ricorda il presidente dell’Omceo di Lecce, Donato De Giorgio, spiegando che “al netto di qualsiasi giudizio e considerazione su programmi e azioni politiche, che certamente non competono a questo Ordine professionale, la deriva morale cui stiamo assistendo in molti settori della vita civile, certamente non può essere in alcun modo tollerata nei comportamenti o dichiarazioni di Colleghi, che devono sempre mantenere un atteggiamento in linea con la dignità morale che la professione impone e le nostre regole comportamentali normano”.

All’art. 3, spiega De Giorgio, il Codice Deontologico “chiarisce senza equivoci che il ‘dovere del Medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo della sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza discriminazioni di età, sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera’: chi non rispetta questi doveri fondamentali non solo è sanzionabile, ma si pone oggettivamente e moralmente al di fuori della comunità medica stessa”.

Per De Giorgio le affermazioni attribuite alla dottoressa sono “gravemente ingiuriose e vergognosamente fuori luogo per chiunque le abbia esternate, ma intollerabili se fossero state espresse da un Medico”.

“Se dovessero risultare elementi sufficienti a risalire alla Collega (che ci auguriamo assolutamente estranea), questa sarà sicuramente sanzionata dalla commissione disciplinare dell’Ordine” di Perugia, “con il cui Presidente condividiamo la nostra preoccupata e vibrata protesta: tali episodi infatti gettano una cupa ombra di discredito sull’intera Comunità Medica. Ad essa – conclude De Giorgio - esprimiamo la nostra collegiale solidarietà, rivolta ai tantissimi professionisti che con la loro opera, quotidianamente e tra tante difficoltà, danno senso e valore alla vita stessa”.
30 agosto 2018
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