“A un anno dall’approvazione del Piano, la sua applicazione è ancora ferma in gran parte delle Regioni italiane”. È quanto denuncia il Prof.
Massimo Galli, Presidente Simit e consigliere nazionale di ANLAIDS.
“Ai quattro gruppi di lavoro – sottolinea - costituiti presso il Ministero della Salute, che stanno procedendo validamente per il coordinamento degli interventi di omogeneizzazione della raccolta e del flusso dei dati, della formazione degli operatori, degli interventi di prevenzione e dei percorsi di assistenza e di mantenimento in cura partecipano una parte delle Regioni. La richiesta inoltrata dal Ministero per la costituzione in ogni Regione delle Commissioni AIDS, strumento importante richiesto dal piano e fondamentale per la sua applicazione, è ancora ampiamente inevasa. Gli interventi di prevenzione nelle scuole richiedono un lavoro comune con il Ministero dell’Istruzione (MIUR) che non sembra prendere il via”.
“Negli ultimi anni – evidenzia - il numero di nuove infezioni si stima che sia rimasto stabile, ma lo scarso e nella maggioranza dei casi tardivo ricorso al Test HIV in Italia e l’evidente caduta d’attenzione sul tema prevenzione suscitano preoccupazione”.