Il caso della farmacia di Novi Ligure dove, tra le altre cose, venivano effettuate preparazioni galeniche "in maniera aleatoria e approssimativa, spalanca uno spaccato raccapricciante su chi, senza pure, si è macchiato di atti scellerati così marcatamente in contrasto con la normativa vigente e la deontologia professionale, a grave discapito della salute pubblica". Il commento è di Farmalabor, farmacisti associati, azienda impegnata nella distibuzione di materie prime che collabora anche con le farmacie, secondo cui il caso di Novi Ligure è "un'isolata, seppure grave eccezione in un Paese, l'Italia, che vanta una tradizione galenica affermata, ai vertici delle graduatorie europee per domanda e vincoli legislativi". Farmalabor, quindi, esprime "vicinanza a tutti i farmacisti che quotidianamente allestiscono e dispensano farmaci con grande scrupolosità e senso del dovere, nel pieno rispetto della deontologia professionale e in un momento in cui i sacrifici chiesti all'intero Paese non possono prescindere da una coesione sociale, frutto della massima fiducia reciproca".
27 gennaio 2012
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